Dopo i "vigilantes" di Fugatti (durati tre mesi), ora i carabinieri in congedo a pattugliare la Portela
Dieci «volontari» in divisa dell’Associazione pattugliano a turno la zona fra Santa Maria e la stazione ferroviaria. E il sindaco si affretta a precisare: «Non sono ronde». Quindi, cosa sono?
AMARCORD Quando il Comune disse: i vigilantes non servono
NEL 2011 Ronde private in "Mille occhi sulla città"
NEL 2018 I vigilantes di Fugatti in Santa Maria
TRENTO. Il crimine, lo spaccio ed il degrado nella zona della Portela a Trento hanno le ore contate: come avvenne anni fa con l’introduzione dei «vigilantes» privati pagati dalla giunta Fugatti appena insediata (ma durarono tre mesi e nessuno li ha più visti), ora è il Comune a intervenire, con altra vigilanza privata. Ma stavolta non con una ditta, bensì con l’Associazione dei Carabinieri in congedo.
Da circa un mese, è stato spiegato oggi in conferenza stampa – dieci carabinieri in concedo svolgono servizio di controllo e presidio di alcune zone della città di Trento. L'iniziativa è stata concordata tra l'Associazione nazionale carabinieri (Anc), il Comune di Trento e le forze dell'ordine.
Il servizio viene svolto, con le divise dell'Anc, in quattro piazze della città tre giorni alla settimana. Le zone interessate dall'iniziativa sono piazza Santa Maria Maggiore, piazza Duomo, piazza della Portela e piazza Dante.
"È un contributo importante per migliorare la qualità della vita urbana. Non stiamo parlando di ronde – si è affrettato a dire il sindaco Franco Ianeselli – ma di un'iniziativa effettuata da personale preparato in stretta sinergie con le forze dell'ordine».
Il servizio di controllo e di supporto a popolazione e turisti avviene il lunedì e mercoledì dalle 16 alle 19 e il martedì dalle 17.30 alle 20.30. Ogni pattuglia è formata da due carabinieri in congedo. Che non hanno alcun potere né di controllo né di intervento, ma al massimo possono “avvertire” le forze dell’ordine già presenti. Non sono ronde, non sono agenti, ma sono in divisa e pattugliano. Che cosa sono?
Non è peraltro la prima volta: ricordiamo che il Comune ha già impiegato i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, durante il periodo del lockdown, per controllare il mercato settimanale.