Nuovo ponte e cavalcavia di Ravina, la «bretellina» è pronta ma i lavori slittano alla prossima estate
In vista tre anni di cantiere. Perizia di variante della Provincia: «Non cambia il progetto, cambiano le modalità: dobbiamo attendere la demolizione del cavalcavia, poi inizieremo anche la fondazione del nuovo ponte»
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TRENTO. Una piccola brutta notizia: si allungano i tempi, seppur di poco, per la sistemazione della bretellina di Ravina che servirà ad aiutare il traffico a scorrere mentre sarà abbattuto l'attuale cavalcavia per poi essere ricostruito come sottopasso in funzione del futuro nuovo ospedale.
Molti nei giorni scorsi si sono chiesti che cosa stesse succedendo, con la nuova bretellina che sembra finire su un altro tratto, ma era tutto previsto. Nel frattempo il commissario straordinario del ponte, l'ingegnere Gianfranco Cesarini Sforza ha fatto una determina che permetterà di proseguire con la sistemazione della bretellina.
«Il progetto non è cambiato - spiega lo stesso Cesarini Sforza - ma considerato che i lavori di sistemazione del ponte sono in ritardo abbiamo deciso di anticipare tutte le lavorazioni possibili, come la stazione di sollevamento della fognatura sotto il cavalcavia e le fondazioni del nuovo ponte di Ravina (adiacente al sovrappasso ndr). Poiché i lavori di demolizione del sovrappasso - spiega ancora Cesarini Sforza - saranno fatti in imminenza di costruzione dei lavori del nuovo ponte, prepariamo la strada alternativa».
In pratica è stata fatta una perizia di variante per cui si prevedono - come ha scritto nella determinazione Cesarini Sforza - «delle variazioni tecniche costruttive come la stabilizzazione del sottofondo, la modifica della composizione del rilevato, l'inserimento di una paratia di micropali e altre lavorazioni».
I lavori saranno eseguiti dalla ditta Zampedri di Pergine.
I ritardi sono meramente burocratici, perché dopo l'aggiudicazione dell'appalto per il ponte vanno sistemati alcuni dettagli e quindi si parla di almeno un mese. «Si stanno controllando i documenti - spiega ancora Cesarini Sforza - c'è da fare il contratto, quindi si andrà un poco più in là con i tempi, ma credo che con l'inizio dell'estate partiremo».
Intanto la deviazione, quella che sarà la strada alternativa della bretellina, va avanti. «La bretellina - afferma ancora il commissario - quando potremo demolire il ponte sarà aperta. Quando l'ultima parte verso nord sarà sistemata, ci sarà la conclusione e ci si potrà immettere sull'arteria».
E il distributore Esso ai piedi del cavalcavia? «Continuerà a fare la sua attività», spiega Cesarini Sforza.
Un lavoro complesso perché si prevede il cambio del ponte sul fiume in una struttura a campata unica e la costruzione adiacente del sottopasso.