Scuola / La storia

Martignano: insegnanti multati per raggiungere la scuola: “Ora vogliamo chiarezza”

Da qualche settimana nel sobborgo le norme virtuose per tutelare gli alunni si stanno trasformando in uno spiacevole “ostacolo”. Nonostante sia autorizzati a transitare verso il parcheggio, i docenti sono spesso bloccati dai vigili

MARTIGNANO. Bambini a piedi sicuri, ma con gli insegnanti che rischiano multe per arrivare a scuola. È il paradosso che rischia di concretizzarsi alla scuola di Martignano, dove da qualche settimana ormai il personale docente deve fare i conti con una eccessiva rigidità nel far rispettare le limitazioni all'accesso a piazza Menghin, dove si trova la scuola primaria Zandonai.

Da ormai un mese e mezzo, dopo che a gennaio un bambino era stato investito da un'auto, con successo è stata sperimentata la chiusura fisica dell'accesso alla piazza tra le 7.40 e le 8.10 al mattino e tra le 15.40 e le 16.10 al pomeriggio. Accanto alla segnaletica verticale che indicava i divieti a fasce orarie - troppo spesso da alcuni ignorati, consapevolmente o meno - i nonni vigile sono stati dotati di piccole transenne con cui viene fisicamente impedito l'accesso, libero solo per residenti e addetti ai lavori.

Proprio qui sta il punto, perché è così nata una situazione paradossale, con il personale (più addetti ai lavori di così) finito nel mirino non tanto dei nonni vigile, quanto degli agenti di polizia locale che più volte in settimana, a cadenza regolare, vengono inviati nel sobborgo per vegliare sul rispetto dei divieti.

Dopo settimane in cui al personale docente veniva intimato l'alt nel caso di arrivi in piazza dopo le 7.40 (si parla di sforamenti di qualche minuto, tra le 7.42 e le 7.45: gli insegnanti iniziano il turno di sorveglianza dalle 7.50), con maestre e maestri impossibilitati a raggiungere il parcheggio della scuola nonostante si tratti di personale autorizzato, nei giorni scorsi sono arrivate le prime multe. Qualche zelante agente ha fotografato i veicoli dei docenti colpevoli di raggiungere il posto di lavoro, con la sanzione che è stata recapitata a casa.

Questo nonostante, vista la situazione, gli insegnanti raggiungano il parcheggio da nord e dunque da via Bolleri, anziché dalla piazza, proprio per ridurre al minimo l'"impatto" - se così si può dire - del transito delle loro vetture sulla sicurezza della piazza, che peraltro fino alle 7.50 (la campanella suona alle 7.55) è pressoché deserta, per quel che riguarda i bambini.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso: ora a circoscrizione e Comune si chiede un intervento, affinché venga fatta chiarezza e le sacrosante esigenze di sicurezza dei bambini non finiscano per cozzare con le esigenze lavorative dei docenti e del personale della scuola. Basterebbe poco, come ad esempio lasciare libero il transito a docenti e personale autorizzato in quei tre metri di strada tra l'incrocio con via Costiole e il cancello della scuola, spostando la transenna dei nonni vigili e la segnaletica orizzontale subito dopo il cancello, nella direzione di marcia verso la piazza. Gli insegnanti, dopo aver pagato le sanzioni, attendono.

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