Parcheggi / Sicurezza

Ex Zuffo, che fine ha fatto il progetto di un bar e area ristoro (e mancano sempre i servizi igienici)

La Circoscrizione bacchetta il Comune: portato via il container di Area 31,dovrebbe arrivare un prefabbricato, ma palazzo Thun non ha mai comunicato nulla al quartiere

di Nicola Maschio

TRENTO. La circoscrizione Centro storico-Piedicastello si interroga sul futuro del parcheggio ex Zuffo, area di sosta all’interno della quale, scrivono i consiglieri in una delibera, «nello scorso autunno era stata annunciata la realizzazione di un nuovo edificio, con la funzione di supporto alla mobilità sostenibile, oltre che di area di servizio generale».

Un progetto che prevedrebbe la creazione di un nuovo edificio in legno, con soluzioni costruttive di basso impatto ambientale grazie a impianti come le pompe di calore geometriche e il fotovoltaico, prosegue il consiglio nel documento, un’opera dimostrativa che vedrà Norvegia, Danimarca, Olanda, Repubblica Ceca e Spagna realizzare un progetto di rigenerazione urbana simile.

Tuttavia, prosegue l’ente circoscrizionale, «Dopo l’approvazione della progettualità, anche data la scadenza del contratto della concessione del servizio svolto da Area 31 presso il bar/container, il container è stato rimosso e ad oggi l’area di sosta è ancora sprovvista di un punto ristoro (nonché di servizi igienici, mancanti da sempre e richiesti da lungo tempo)».

Inoltre, «la realizzazione dell’opera è completamente finanziata dai fondi europei del programma Horizon 2020 e lo schema di convenzione prevede che il soggetto attuatore Habitech si impegni a predisporre e a consegnare al Comune il progetto esecutivo dell’edificio entro 90 giorni dalla sottoscrizione della convenzione (approvata il 25 settembre 2023) nonché a portare a compimento i lavori entro il termine di un anno dalla data di messa a disposizione dell’area su cui insisterà l’opera, ad avvenuta approvazione del progetto esecutivo da parte dell’amministrazione».

La richiesta a sindaco e giunta comunale dunque è quella di fare chiarezza sullo stato dell’arte dei lavori e poi, in particolare, «come mai la Circoscrizione non abbia ricevuto alcun documento relativo» fino a questo momento.

comments powered by Disqus