Consiglio / Il caso

Trento, in Comune si litiga su Lassie e Rin Tin Tin: Fratelli d’Italia voleva cartelloni in vie e piazze dedicati ai cani «famosi»

L’idea portata in Aula da Pino Urbani, duramente contestata dalla maggioranza. Ed a sorpresa gli autonomisti si schierano con i quattro zampe

TRENTO. Il Consiglio comunale si infiamma sull'intitolazione delle "aree cani" ai quattro zampe famosi del cinema, ma anche a quelli storici che hanno servito le Forze dell'ordine. La proposta arriva da Fratelli d'Italia che chiedeva lo stanziamento di 6mila euro per installare dei cartelloni che riportassero i nomi di cani celebri come Lassie, Rin Tin Tin, Laika, ma anche Dox, cane della polizia, e Trombetta, la cagnetta dei Carabinieri.

Alla proposta è arrivato il diniego della giunta, con l'assessora all'ambiente Giulia Casonato che ha spiegato: «C'è un grosso impegno sulle intitolazioni insieme alla circoscrizioni, non riteniamo opportuno aggiungere quest'ulteriore impegno; e ci sono dubbi sulla possibilità di utilizzo dei nomi di cani famosi coperti da diritti».

Replica il consigliere Giuseppe Urbani (FdI): «Questa maggioranza ha dimostrato insensibilità verso gli amici a quattro zampe, qualsiasi proposta venga da questa parte politica viene bocciata. Avevamo già sentito Carabinieri e Polizia, erano contenti di presenziare alle intitolazioni, magari insieme alle scuole».

Dalla maggioranza arriva la contro-replica di Walter Lenzi (Pd-Psi): «Voi avete bocciato l'intitolazione di un parco alle Donne della Resistenza. Dite di no a Tina Anselmi e sì a Rin Tin Tin? È una provocazione vera e propria». Dalla maggioranza è però arrivato il voto favorevole di Stefano Bosetti e l'interesse della componente autonomista: «È un tema importante per il cuore. Anche a noi piacciono Rin Tin Tin e Laika. Ritirate l'emendamento e facciamo un ordine del giorno condiviso», è la proposta di Alberto Pattini (autonomisti), a cui fa eco anche Renato Tomasi (Campobase).

Alla fine l'emendamento è stato bocciato con 20 voti contrari e dieci favorevoli. Approvata all'unanimità la proposta di Stefano Bosetti (socialista, Pd-Psi) per l'attivazione di un tavolo con Provincia, Azienda Sanitaria e Ordine dei Medici per trovare spazi abitativi in vista di una collocazione di servizi sanitari di vicinanza.

Approvata la proposta di Walter Lenzi che impegna allo studio di fattibilità sulla collinetta artificiale tra Canova e Roncafort, proposta forte di 400 firme di cittadini residenti nella zona, ma bocciata dalla circoscrizione. Approvate le nuove piantumazioni di alberi tesi a mascherare il CRM presso la Statale del Brennero, proposte da Daniele Demattè (FdI).

Respinta la proposta di riqualificazione avanzata da Demattè per la riqualificazione dell'acciottolato di piazza d'Arogno, dal valore di 250mila euro decurtati da altre voci di spesa: «In questo momento porta via risorse ad altre misure importanti - ha spiegato l'assessore Italo Gilmozzi -. Ma quella piazza è fondamentale e ci lavoreremo».

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