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La proposta di Fratelli d’Italia: «Facciamo il test antidroga ai consiglieri e agli assessori comunali»

"Le istituzioni hanno il dovere di attuare ogni provvedimento atto a combattere questa piaga sociale e a cercare di strappare dal girone infernale Dantesco in cui sono precipitati, tutti i nostri concittadini che fanno uso di tali sostanze" scrivono Daniele Demattè, Giuseppe Urbani, Cristian Zanetti e Andrea Merler

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TRENTO. Si è parlato molto in questi giorni di droga e di come combattere le tossicodipendenze. Un segnale, in questo senso, chiede di darlo il gruppo consigliare di Fratelli d'Italia in Comune, che fa una proposta netta, destinata a far discutere: fare il test antidroga a tutti i consiglieri comunali e agli assessori.

«Le istituzioni hanno il dovere di attuare ogni provvedimento atto a combattere questa piaga sociale e a cercare di strappare dal girone infernale Dantesco in cui sono precipitati, tutti i nostri concittadini che fanno uso di tali sostanze - scrivono in premessa in consiglieri Daniele Demattè, Giuseppe Urbani, Cristian Zanetti e Andrea Merler - Proprio in questa direzione è andata la proposta presentata dal Centrodestra unito ad inizio consiliatura per l'istituzione del nucleo cinofilo della polizia locale, oggi una consolidata realtà operante sul territorio comunale, un vero orgoglio per tutta la nostra comunità».

Poiché, spiegano serve dare il buon esempio, propongono di fare un protocollo con l'Azienda sanitaria, per sottoporre i consiglieri su base volontaria a test antidroga, che loro stessi renderanno pubblici, sempre su base volontaria. Il costo della prestazione sanitaria, infine, sarà a carico dei diretti interessati e non della collettività.

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