Belli gli autobus elettrici per Lavis. Ma con due sole corse ogni ora, il servizio ha fatto un salto indietro
La denuncia di Michele Brugnara, consigliere di amministrazione di Trentino Trasporti. E in molti sobborghi il «taglio delle corse» penalizza la gente
LAVIS. Non lo dice un utente qualunque, lo dice Michele Brugnara, consigliere comunale di Trento e membro del consiglio di amministrazione di Trentino Trasporti. Che non esita a rilevare la magagna, che peraltro i semplici viaggiatori e pendolari conoscono bene.
«Oggi al lavoro con il nuovo bus elettrico verso Lavis, linea 17» scrive il consigliere. «Apprezzabile la maggior capienza, la silenziosità, la gradualità del mezzo nelle frenate e nelle ripartenze, il maggior comfort. Oltre al vantaggio per l'ambiente, per l'aria e per la salute dei cittadini eliminando le emissioni di CO2 lungo il Corso Nord.
La frequenza estiva è insufficiente, due corse all'ora è un passo indietro nella qualità del servizio. In settembre si prevede l'aumento della frequenza delle corse a 15' e l'aumento della capienza con gli e-bus a 18 metri. La corsia preferenziale sarà fondamentale per velocità e puntualità. Il Comune ha avviato la preziosa operazione di eliminazione di tutti i golfi delle fermate fino a Lavis per migliorare accessibilità per le persone per passeggini, persone anziane o in carrozzella e per migliorare la velocità commerciale dei bus e la puntualità».
Quello che scrive Brugnara, però, è applicabile a tutta Trento. E infatti con l’arrivo dell’orario estivo, il trasporto pubblico urbano è di nuovo ai minimi termini e penalizza i sobborghi (che potenzialmente ne avrebbero più bisogno).
Con l'arrivo della "bella stagione" dal dodici giugno sono infatti partiti in città gli orari estivi di Trentino Trasporti, che tra riduzioni, ritardi e qualche vecchio e nuovo problema non hanno mancato di suscitare disagi e lamentele. Tra tutte le linee a destare maggiore preoccupazione ancora una volta la linea M tra Martignano e Montevaccino, già protagonista nei mesi scorsi di un'ampia polemica a causa della mancanza di corse, problemi nelle coincidenze e mezzi non adeguati ai soggetti più fragili.
«Con gli orari estivi sono saltate ancora nuove corse peggiorando la situazione - ribadisce Valentina Marchi, prima firmataria di una petizione popolare da oltre 200 firme - Ora abbiamo una corsa all'ora durante i feriali e la domenica una volta ogni due ore. A questo si aggiunge il peggioramento della problematica della coincidenza a Martignano per scendere in città. Montevaccino dipende anche dai tagli delle corse della linea 10 e se a Martignano salta una corsa salta di conseguenza anche quella a Montevaccino».
La situazione, già all'attenzione di interventi e mozioni da parte del consigliere provinciale e regionale di Onda Filippo Degasperi e dai consiglieri comunali Alberto Pattini e Tiziano Uez, del gruppo Autonomisti Trento, è aggravata anche dalle problematiche nelle corse serali che tra le 21 e le 23 vedrebbero tagliate fuori molte corse sia per San Donà come per Montevaccino.
La situazione però sarebbe ben più estesa: «Oltre alla questione di Montevaccino c'è un problema effettivo sulle Laste - conferma il presidente della Circoscrizione Argentario Andrea Vilardi - Il servizio è difficilmente fruibile in termini di frequenza. Le nostre richieste sono quelle di un potenziamento del servizio con un bus almeno ogni 20 minuti. La conseguenza altrimenti sarà l'utilizzo maggiore da parte degli utenti dei mezzi privati». Ma non solo Argentario. Una delle altre linee a preoccupare (sopratutto gli studenti) la linea 5 e 5/ da e verso le facoltà di Mesiano e Povo. A far discutere in particolare le immagini diffuse nei giorni scorsi con bus pieni di studenti e studentesse a causa della riduzione delle corse.
Una situazione però che non sembra preoccupare particolarmente la circoscrizione: «Con l'estate ci sono due autobus anziché tre all'ora ma è un problema che c'è sempre stato - ribadisce il presidente della circoscrizione di Povo Sergio Casetti - Forse la questione è che c'è un limite di capienza. Ad ogni modo noi non abbiamo ricevuto lamentele e se ci sono dei problemi bisogna affrontarli con carta e matita alla mano».
ltra linea nevralgica, sopratutto con la prossima chiusura del ponte di Ravina, la 8 da e verso Mattarello che nei festivi si è vista ridotta la frequenza una volta all'ora in una circoscrizione che da sola però conta circa 6.400 persone. «Al di là della questione degli orari festivi il nostro vero problema sono i ritardi - denuncia Alessandro Nicolli, presidente della Circoscrizione Mattarello - Temiamo che con la chiusura del ponte di Ravina accumuleremo ritardi su ritardi e ci troveremo di fronte ad un vero e proprio disastro con la conseguente disaffezione al servizio pubblico».