Trento / Mobilità

Plausi al progetto di ciclovia da Trento al bivio per Sardagna, dopo la delusione per il no al Bus de Vela

Cinque milioni per collegare Piedicastello e Montevideo, per un corridoio che consentirà di pedalare verso la valle dei Laghi, scendendo a Sopramonte, prima fase di un più completo collegamento annunciato dalla Provincia

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di Nicola Maschio

TRENTO. Dopo l'annuncio del presidente provinciale Maurizio Fugatti rispetto ai cinque milioni di euro destinati alla tratta ciclopedonale Trento-Sardagna, sono arrivate le prime reazioni di chi rappresenta non solo il capoluogo trentino, ma anche, nello specifico, il territorio di Sardagna.

Ed il progetto, per come brevemente illustrato durante l'inaugurazione del tratto Vezzano - Padergnone, in prima battuta sembra piacere.

I motivi sono diversi: la voglia di puntare sulla mobilità dolce, la possibilità di collegare la ciclopedonale con il nuovo impianto di risalita verso il Bondone, il rilancio turistico dell'area con il coinvolgimento proprio dell'abitato di Sardagna ma anche di quello di Sopramonte. Rispetto alla progettualità, l'assessore del Comune di Trento Alberto Pedrotti si è detto «molto curioso di vedere tracciato e opere di infrastrutturazione».

E ha chiarito: «Uno stanziamento di cinque milioni su un tratto così breve, prevederà certamente interventi incisivi. Pare comunque un'alternativa da esplorare alla luce delle note difficoltà (se non impossibilità) di rendere ciclabile il Bus de Vela, permettendo così di tenere collegati al tracciato sia Sardagna che Sopramonte. Certo, le pendenze sono altra cosa, ma la futura presenza della nuova funivia e la forte componente della pedalata assistita, cambiano lo scenario offrendo opzioni per ogni gamba».

«Chiaro che l'opzione della ciclabile al Bus de Vela - ha ripreso Pedrotti - sarebbe stata la soluzione migliore, tuttavia credo ci siano diverse motivazioni per cui non è mai stata approvata e, dall'altra, vedo positivamente anche questo intervento perché sono sicuro che al territorio serve. Pensando anche alla funivia per il Bondone, credo che questa progettualità possa essere molto importante per il rilancio turistico e per promuovere un approccio diverso alla mobilità sostenibile. Personalmente, sarei il primo ad abbandonare la macchina per utilizzare la bicicletta nel caso in cui venisse costruito un tragitto in sicurezza.

Va anche detto che la provinciale 85, di fatto, è già una ciclabile perché è l'unica strada che permette la salita a Sardagna e di proseguire poi in direzione Valle dei Laghi».

Spazio quindi ad un cauto ottimismo, fin tanto che non verrà presentato un progetto ben definito.

Indicazione che è arrivata anche dalla circoscrizione di Sardagna, come ribadito dal presidente Gianluigi Tonidandel: «Per noi si tratta di un passaggio positivo. Inoltre, è sicuramente interessante il fatto che sarà possibile proseguire verso Sopramonte, che altrimenti sarebbe rimasta isolata. L'importante è che non si restringano corsie, ma che la ciclabile sia un qualcosa in più, in una zona, quella del Bondone, che da sempre attira appassionati delle due ruote. Andranno di certo trovati dei compromessi, siamo curiosi di capire come risolveranno la salita verso Sardagna».

Più scettico il portavoce circoscrizionale del Bondone, Alex Benetti, che proprio poche settimane fa si era detto parecchio rammaricato rispetto alla decisione della giunta provinciale di non approvare i finanziamenti per la ciclabile del Bus de Vela. «L'importante - ha sottolineato Benetti - è che in futuro ci sia la possibilità di sedersi attorno ad un tavolo e dibattere con i tecnici della Provincia, per poter fornire le migliori indicazioni anche sulla base delle reali possibilità del territorio. Bene per la messa in sicurezza del tratto da Piedicastello a Montevideo, certamente positiva, ma serviranno chiarimenti sotto diversi aspetti perché i dubbi e le perplessità ci sono».

Il progetto da cinque milioni di euro riguarda la ciclopedonale fino al bivio che porta al sobborgo del capoluogo e sul Bondone. «Il primo stralcio del collegamento ciclopedonale tra la Valle dei Laghi e la città di Trento con lo stanziamento di cinque milioni per la tratta Trento-Sardagna è in previsione tra settembre e ottobre nell’aggiornamento del Piano delle opere ciclabili. Si tratta del primo passo di un percorso che nelle intenzioni dovrà unire il capoluogo con la Valle dei Laghi e con il Garda trentino, e che stimiamo in un investimento pari a 20-25milioni. Un obiettivo certamente ambizioso e impegnativo, anche da un punto di vista tecnico oltre che economico, ma che insieme alle amministrazioni locali e agli attori turistici del territorio possiamo porci, per consegnare al Trentino un’infrastruttura ciclabile integrata, che consenta di spostarsi in sicurezza su due ruote in tutto il Trentino», aveva spiegato Fugatti.

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