Ianeselli si ripresenta, e a sorpresa il Patt si riavvicina, Marchiori: «Sempre stati nel patto con lui»
In Provincia sono fedeli al centrodestra, ma nel Comune di Trento sono pronti a sostenere il sindaco uscente (anche se hanno perso tutti i consiglieri per strada)
TRENTO. Il segretario provinciale del Patt, Simone Marchiori, apre alla richiesta del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, di un confronto programmatico in vista delle elezioni comunali del maggio prossimo. È vero, infatti, che il Patt oggi fa parte della coalizione provinciale di centrodestra e lo stesso segretario del partito è anche assessore provinciale alla casa e alla promozione dell'autonomia nella giunta Fugatti, e questo senz'altro ha il suo peso sulle scelte, ma è anche vero che nel 2020 il Patt ha sostenuto la candidatura di Ianeselli, firmando un patto con l'allora aspirante sindaco, ed è rimasto in maggioranza, anche se poi in questi anni le Stelle alpine hanno perso uno dopo l'altro tutti i loro consiglieri comunali, che hanno cambiato gruppo.
Prima il vicesindaco Roberto Stanchina (poi eletto in consiglio provinciale) e l'assessore Alberto Pedrotti, passati con Campobase, e poi i due consiglieri, Alberto Pattini e Tiziano Uez, che sono andati nel misto, riesumando gli Autonomisti per Trento.
Formalmente il consigliere Pattini non risulta uscito dal Patt, ma si muove in piena autonomia, infatti lunedì sera era presente in quanto esponente della maggioranza comunale all'incontro di coalizione per ufficializzare l'investitura di Ianeselli organizzato dal segretario del Pd del Trentino, Alessandro dal Ri.
Ora Marchiori dichiara: «Come sempre non ho problemi a parlare con tutti, sia come segretario che per il ruolo istituzionale che ho. Poi è chiaro che ci sono delle scelte a livello provinciale con cui fare i conti e una sezione del Patt da ascoltare e un progetto, delle scorse elezioni comunali a Trento, che ci ha visto tra i sostenitori e promotori». Quindi il segretario del Patt non esclude a priori di sedersi al tavolo con il sindaco Ianeselli per discutere delle condizioni per un eventuale rinnovato sostegno.
E questo nonostante il Patt il Provincia sia schierato dall'altra parte e già Marchiori abbia partecipato a fine luglio (benché a distanza perché era febbricitante) al tavolo della coalizione di centrodestra per un primo confronto in vista delle elezioni comunali, non solo a Trento, dell'anno prossimo.D'altronde, è una caratteristica propria del Patt, quella di valutare caso per caso. Tanto più che nel capoluogo, a differenza che a livello provinciale, è il centrosinistra ad essere dato per favorito. E l'ambizione degli autonomisti è sempre quella di poter andare al governo per poter incidere nelle scelte. Anche se il segretario Marchiori non può non rilevare che: «Da una certa parte della legislatura in poi non abbiamo avuto grande coinvolgimento da parte del sindaco».