Strade / Sicurezza

Trento, anche in Clarina i preparativi per introdurre la zona 30 all'ora: incontri con i cittadini

Dopo l'avvio della prima sperimentazione a Gardolo, si estende il progetto del Comune per rendere gli spazi urbani meno pericolosi e più vivibili per tutte le persone. Momenti di confronto pubblico già organizzati in circoscrizione per mercoledì 11 e martedì 17 settembre. La referente Valentina Benoni: fondamentale il coinvolgimento in un percorso partecipato che porterà benefici sociali

IL PIANO Con le zone 30 più sicurezza per pedoni e ciclisti
MATTARELLO Circoscrizione: «Allargare la zona a 30 all’ora»
BICI Da Trento la proposta per l'obbligo di casco. La Fiab: non è la soluzione

di Nicola Maschio

TRENTO. Anche il quartiere della Clarina è pronto ad accogliere il limite dei 30 chilometri orari, come seconda zona cittadina in cui questo sistema verrà sperimentato. Partito infatti (non senza qualche polemica) a Gardolo, il progetto si estenderà nel prossimo futuro anche ad un'altra zona "critica" della città: nei pressi della circoscrizione Oltrefersina infatti ci sono numerose aree pedonali tra parchi, marciapiedi e soprattutto scuole, vere "destinatarie" dell'iniziativa.

Ecco allora che il prossimo mercoledì 11 settembre, con il primo incontro dalle ore 20.30 proprio nella sede circoscrizionale, partirà il percorso partecipato con tecnici e cittadini, al fine di individuare le criticità del quartiere e capire come migliorare la viabilità all'interno di quest'ultimo. Certo, se è vero che qualcuno ha storto il naso fin dal principio e poi, successivamente, anche dopo la prima sperimentazione a Gardolo, è lecito attendersi che una simile situazione si verificherà anche in questo secondo caso.

Tuttavia, concentrandosi proprio sul percorso partecipato "Strade da vivere. Trento in movimento", la referente dell'Ufficio mobilità sostenibile del Comune di Trento, Valentina Benoni, ha voluto spiegare fin da subito analogie, differenze e prospettive future: «Innanzitutto, bisogna dire che "Strade da vivere" è una progettualità che si fonda sul coinvolgimento dei cittadini. Ma è importante anche capire che questa nuova visione dello spazio stradale non è una cosa che può trovare applicazione dall'oggi al domani.

Si tratta di un processo culturale come tanti altri in passato e, come tale, ha bisogno di tempo. Servirà dunque attenzione, occorrerà spiegare bene nel dettaglio i benefici delle zone trenta e perché sono necessarie, così da trasmettere i giusti messaggi alla cittadinanza. Solo in questo modo potranno essere accettate. Qualora invece venissero imposte, come accaduto negli anni passati in altre zone d'Italia, il limite non verrà rispettato dagli automobilisti. Si tratta di una vera e propria rigenerazione non solo della strada, ma dell'intero spazio: andare in macchina, in bicicletta oppure passeggiare diventano, con questo sistema, attività sicure».

Il progetto dunque, promosso dall'amministrazione per migliorare sicurezza, vivibilità, sostenibilità ambientale e socialità con interventi di rigenerazione urbana che mettono al centro i cittadini, permetterà a tutti gli interessati di contribuire al miglioramento dell'area scolastica della Clarina.

Dopo il primo momento dell'11 settembre infatti è prevista una seconda occasione di incontro, quella di martedì 17 (dalle ore 20 sempre presso la sede della circoscrizione) in cui si entrerà nel vivo dei lavori, con il laboratorio partecipato che permetterà a tutti gli interessati di esprimere i punti di forza e le criticità del quartiere, focalizzandosi in particolar modo sull'area attorno ai poli scolastici.

Anche in questo caso, come avvenuto per la circoscrizione di Gardolo, a guidare i lavori insieme ai tecnici del Comune ci sarà l'architetto urbanista Matteo Dondè, esperto in pianificazione della mobilità. «La strada è stretta, ma deve essere di tutti ed ecco perché i cambiamenti effettivi, come quello delle zone 30, alle volte sono necessari - ha concluso il presidente della circoscrizione Oltrefersina, Errico Di Pippo - Finché i cittadini non penseranno che sia sicuro lasciare andare i propri figli a scuola da soli, vuol dire che il problema esiste. Per la verità quella su cui si interverrà è una zona dove già gli automobilisti procedono più lentamente, proprio per la presenza di bambini: il limite dei 30 credo rafforzerà queste attenzioni».

comments powered by Disqus