TRENTO. Il servizio ha dimostrato di funzionare, quindi con l'avvio del nuovo anno scolastico, torna anche lui: «On off», il servizio di autobus a chiamata notturno non solo torna ma raddoppia. Saranno due i mezzi a disposizione dell'utenza. Un'utenza, per altro, piuttosto nutrita: in un anno sono state seimila le richieste a cui si è riusciti a far fronte.

Come funziona il servizio, è noto: messo in campo da amministrazione comunale e Trentino trasporti, è stato una prima risposta ai ragazzi che avevano bisogno di muoversi in orari poco servizi dai mezzi pubblici di linea. Si tratta di un trasporto a chiamata: non c'è un percorso stabilito, ma chi si prenota attraverso l'apposita applicazione, dice dove vuole andare. Il sistema è in grado di cambiare il percorso a seconda delle richieste ricevute. Sull'applicazione si indicano infatti orario, punto d partenza e punto d'arrivo.

Quanto alle fermate, per altro indicate con segnaletica ad hoc, più o meno corrispondono a quelle del trasporto pubblico, ma si aggiunge quella di fronte alla biblioteca universitaria Buc.

Per quanto riguarda il costo, è quello del servizio urbano: ogni corsa può essere pagata sul bus in contanti, o con le applicazioni disponibili per l'acquisto on line e con l'abbonamento.

Quanto al territorio coperto, sono interessati il fondovalle e la collina est, mentre l'orario è quello scoperto dai mezzi di linea: dalle 23 alle 3 di notte.

Insomma, il servizio è flessibile e forse per questo ha mostrato di intercettare una richiesta crescente, da parte dell'utenza. Nel giro di poco tempo, sono aumentate le presenze in modo costante: in media approfittavano dell'opportunità 53 persone a sera. In un anno intero, in tutto, si è data risposta a circa 6mila richieste.

Ecco perché non solo si è scelto di mantenere in piedi on off, ma si è valutato di raddoppiare la capacità: anziché uno saranno due i pullmini da 19 posti in strada, che potranno essere prenotati da chi vuole godersi una serata senza l'ansia del cercare parcheggio o la preoccupazione del mettersi alla guida magari troppo stanchi per farlo veramente in sicurezza.