Prezzi degli alloggi, a Trento oltre 3 mila euro a metro quadrato, ma in zone centrali anche 5 mila
Il capoluogo si conferma fra le zone più care d’Italia, dopo Milano e Bolzano. Secondo l’associazione dei venditori Fiaip, il mercato crescerà ancora
TRENTO. A Trento il prezzo medio degli immobili residenziali si aggira attorno ai 3.000-3.500 euro al metro quadro, con un aumento del 2,5% rispetto al 2023. I dati sono stati diffusi dal presidente di Fiaip Trento, Stefano Bombardelli, in occasione della convenzione tra Itas Mutua e Fiaip nazionale.
Nelle aree come il centro storico e il quartiere della Bolghera i prezzi delle nuove costruzioni raggiungono i 5.500 euro al metro quadro.
Nelle zone semicentrali, come San Pio X e Cristo Re, i prezzi oscillano tra 2.500 e 3.500 euro al metro quadro.
Infine, nelle aree periferiche come Mattarello e Ravina, i prezzi scendono ulteriormente, tra i 2.500 e i 3.000 euro al metro quadro.
Per quanto riguarda le previsioni per la fine del 2024 e l'inizio del 2025, Fiaip ipotizza che il mercato immobiliare di Trento continuerà a essere caratterizzato da una domanda stabile, con una leggera tendenza all'aumento nelle zone periferiche e semicentrali.
L'analisi. Nel primo semestre 2024 è diminuito il numero complessivo delle compravendite residenziali, scese a circa 340.000 (-3% rispetto al primo semestre 2023), ma con un aumento degli acquisti prima casa del 10%, pari a circa l'80% delle operazioni intermediate. Questi i dati sull'andamento del mercato immobiliare italiano diffusi in occasione dalla convenzione tra Itas Mutua e Fiaip a Trento. Nella maggior parte dei casi, il 65%, si tratta di acquisti di chi vende una casa più piccola per acquistarne una più grande o viceversa.
Fiaip ha registrato un chiaro aumento degli acquisti con mutuo (con importo finanziato medio compreso tra il 75% e l'85% del prezzo) saliti a circa i due terzi delle operazioni di compravendita.
In rialzo anche i prezzi delle abitazioni +2,5% (sempre semestre su semestre) soprattutto nelle città metropolitane a forte vocazione turistica, universitaria e lavorativa, dove si conferma sempre più la strategica rilevanza dell'investimento immobiliare in Italia. In aumento anche le compravendite di immobili nuovi o ristrutturati (+5%). Il trilocale usato è la tipologia maggiormente richiesta (per il 70% degli agenti immobiliari professionali coinvolti) e si registra un ritorno all'acquisto nelle zone semicentrali e centrali (per il 75% degli intervistati).
Per le locazioni abitative nel primo semestre 2024 si registra un +5% di numero di contratti, aumenta la domanda e diminuisce l'offerta, quindi aumentano i canoni dell'8% rispetto ai primi sei mesi del 2023. La tipologia più ricercata è il canone concordato (45%), anche per le difficoltà ad acquistare (33% dei casi) dettate dal caro vita e dalle incertezze sul futuro. Sia l'andamento delle compravendite (negozi -1,2% uffici -1% capannoni -0,5%) che dei prezzi (negozi -1,8%, uffici -2% e capannoni -0,8%), sia l'andamento delle locazioni (negozi -1,7% uffici -1,3% capannoni -0,8%) e dei relativi canoni (negozi -1,1% uffici -1,8% capannoni -0,8%), per uso non abitativo restano come nel primo semestre del 2023. Fiaip chiede da anni l'introduzione della cedolare secca anche per le locazioni ad uso diverso dall'abitativo.