Bypass, a Mattarello nuova occupazione: sacrificati altri 2.500 mq di vigneto
Critiche dal proprietario dei terreni ma anche dal presidente della circoscrizione, Alessandro Nicolli: «Quello che mi dà più fastidio è che hanno attivato una procedura di occupazione d'urgenza anche senza che ve ne siano i presupposti»
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TRENTO. In passato i progettisti del Consorzio Tridentum erano andati incontro alle richieste di Carlo Bertoldi, l'agricoltore di Mattarello la cui campoagna e abitazione in località Grezzi sono state messe sotto assedio dal cantiere della circonvallazione ferroviaria. L'area di cantiere su sua richiesta era stata ridotta e una fetta di campagna salvata, perché considerata evidentemente non più indispensabile per le fasi di cantiere.
Tre giorni fa però è arrivata la doccia gelata: gli uomini del Consorzio sono entrati sul terreno di Bertoldi e hanno infisso nel terreno nuovi picchetti per delimitare una zona di vigneto di circa 2.500 metri quadrati che si estende dalla proprietà Bertoldi a quella Silvestri, verso sud, per inglobarla nella zona di cantiere.
Un blitz che ha provocato le rimostranze oltre che dei diretti interessati del presidente della circoscrizione, Alessandro Nicolli, che ha immediatamente contattato il Comune per chiedere spiegazioni. «Quello che mi dà più fastidio - spiega Nicolli - è che hanno attivato una procedura di occupazione d'urgenza anche senza che ve ne siano i presupposti, perché non mi risulta né una situazione di immediato pericolo né che siano ancora applicabili le procedure per le opere finanziate dal Pnrr, visto che il bypass di Trento non lo è più».
Pare che le necessità di occupare quella nuova fetta di campagna siano legate al raggio di curvatura che dovrà avere lo spostamento di via Nazionale, che sarà trasferita provvisoriamente per fare spazio al foro dove inserire le frese per iniziare a scavare il tunnel. Notizie più precise dovrebbero essere fornite nel corso di un incontro con l'assessore comunale Ezio Facchin.
Intanto i lavori di preparazione dello spazio per montare le frese proseguono senza grande fretta, anche se qualche residente ha lamentato il fatto che in qualche occasione le lavorazioni sarebbero andate avanti per tutta la notte.