Bondone, per il rilancio del «Malgone» il Comune si affida ai cittadini
Entro l’estate la giunta inviterà a presentare proposte di collaborazione per un progetto di gestione della struttura di Candriai. L’assessora Bozzarelli: «Partiamo da chi ci ha già dato disponibilità, come Muse e Rete delle riserve, ma siamo aperti ad ogni contributo»
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TRENTO. Il rilancio dell'ex Malgone di Candriai attraverso un percorso condiviso e partecipato con le realtà locali, quale azione per la rigenerazione e la nuova valorizzazione della struttura.
Lo ha stabilito la giunta del Comune di Trento lo scorso 14 ottobre, individuando proprio il Malgone quale "edificio per promuovere un percorso per la gestione condivisa con i cittadini attivi, secondo le modalità previste dal Regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani e definite in fase di co-progettazione".
L'obiettivo, ha sottolineato la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli, è chiaro: arrivare ad un patto di collaborazione nell'ambito dei beni comuni entro la prossima estate, momento in cui l'edificio potrà vedere il proprio definitivo (e organizzato) rilancio.
«E per fare questo, passeremo dalla co-progettazione con una serie di soggetti che si sono già attivati, anche più volte, per la "vitalità" del Malgone - ha aggiunto Bozzarelli. - Questa linea d'azione è nata anche grazie alla sollecitazione dell'Osservatorio per il Monte Bondone, senza dimenticare il ruolo importante della pro loco del luogo, molto attiva e che già nelle ultime estati ha usato spesso la struttura per le sue attività.
Inoltre, sappiamo di poter contare sul sostegno della Rete delle riserve del Bondone, così come sul Muse: entrambi i soggetti hanno ribadito la voglia di organizzare iniziative e di essere parte del progetto. Si tratta di un percorso che sicuramente porterà ad un rilancio dell'edificio e l'obiettivo che ci siamo posti è quello di arrivare alla prossima estate con il patto di collaborazione attivo.
Come ci arriveremo? Partiamo da chi ci ha già dato disponibilità, come i soggetti che ho appena nominato, poi faremo un appello alla cittadinanza e alle altre realtà della montagna, perché aderiscano a questa iniziativa e si mettano in gioco, al fine di valorizzare ulteriormente e nel miglior modo possibile il Malgone».
Per fare un rapido passo indietro, così come evidenziato all'interno del documento approvato dalla giunta, la struttura situata sulla strada per Candriai e circondata da prato (a est e sud) e bosco (a ovest e nord) in passato è stata gestita in un primo momento dall'Azienda per il turismo di Trento - il primo contratto risale al 2015 e poi, una volta scaduto nel 2020, è stato rinnovato fino al successivo 15 dicembre 2022 - poi, si legge sempre nella delibera, per le successive annualità 2023 e 2024 il Malgone è stato messo a disposizione temporaneamente e in modo gratuito per specifici eventi.
Nel prossimo futuro quindi il Comune "procederà ad invitare i cittadini attivi, mediante pubblicazione di avviso di manifestazione di interesse, a presentare una proposta di collaborazione per la realizzazione di un progetto di gestione dell'ex Malgone, quale fase di avvio del percorso di co-progettazione per addivenire alla sottoscrizione di un patto di collaborazione tra tutti i soggetti interessati".