Tre presidenti di circoscrizione passano a Onda popolare, gli altri rinnovano la fiducia a Ianeselli
Documento in replica alle defezioni di Bortolotti e Tarter (oltre all'ex Degasperi e a tre consiglieri). Scrivono Benetti, di Pippo, Ferrari, Frizzera, Vilardi, Casetti, Giuliani e Tonidandel: "Abbiamo una città nella quale il 95,4% dei cittadini si dichiara contento di vivere. Continuiamo a riconoscerci nel cantiere politico avviato nel 2020". I critici invece vogliono altro: "Serve una politica fatta in modo diverso, dove ascolto e partecipazione siano espressioni reali"
TRENTO. "Noi continuiamo a riconoscerci nel cantiere politico avviato nel 2020. Ci riconosciamo in un progetto politico che ci ha visti impegnati e uniti, pur nelle difficoltà dei tempi e vogliamo proseguire in un lavoro che ha garantito a Trento e ai suoi abitanti sostenibilità economica, sociale, ambientale".
Lo dichiarano in una nota i presidenti della circoscrizione Bondone Alex Benetti, di quella Oltrefersina Errico di Pippo, di San Giuseppe Mariano Ferrari, di Gardolo Gianna Frizzera, dell'Argentario Andrea Vilardi, di Povo Sergio Casetti, di Ravina Romagnano Camilla Giuliani e di Sardagna Gianluigi Tonidandel.
L'affermazione arriva all'indomani dell'annuncio da parte di tre presidenti di circoscrizione - Giulia Bortolotti per Meano, Alessia Tarter per Villazzano e l'ex presidente di Sardagna Giulia Degasperi - dell'adesione allo schieramento politico di Filippo Degasperi (Onda) e Giuliano Pantano (Unione Popolare) in vista delle elezioni comunali 2025. Anche tre consiglieri circoscrizionali hanno cambiato linea.
"Abbiamo una città che, nel 2024, è diventata capitale europea del volontariato; che è ai vertici degli indicatori e delle classifiche per qualità della vita, tutela dell'ambiente, qualità dei servizi; una città nella quale il 95,4% dei cittadini si dichiara contento di vivere, come è emerso recentemente da un'indagine della Commissione europea con il contributo dell'Istat, una percentuale che pone il capoluogo in cima alle 85 città europee analizzate.
Infine, una città che alle recenti elezioni europee ha confermato un grande apprezzamento per il centrosinistra. Per questo continueremo a riconoscerci e a sostenere l'amministrazione di centrosinistra autonomista, che ha riconfermato la fiducia al sindaco Franco Ianeselli", proseguono i presidenti di circoscrizione, che dicono di prendere "atto con dispiacere delle decisioni personali dei nostri colleghi, avendo condiviso un'esperienza amministrativa importante in anni tutt'altro che facili".
A dare notizia della scelta politica dei presidenti che hanno cambiato linea è stata una nota di Onda, che riportava un primo commento dei tre: «Nel nostro percorso personale, professionale e politico, abbiamo maturato un’esperienza che, come presidenti di Circoscrizione, vogliamo mettere ancora a disposizione, avendo ravvisato la necessità di una politica fatta in modo diverso, dove ascolto e partecipazione della città e dei sobborghi siano espressioni reali e il rispetto per il bene comune e l’interesse pubblico siano realizzati in azioni concrete.
Nel progetto di Onda popolare abbiamo trovato dei principi fondanti e dei criteri obiettivi. Siamo contente di poter essere parte di un progetto aperto e civico che potremo costruire insieme, con valori e idee in cui ci riconosciamo e una capacità di mettere in campo proposte costruttive e propositive che tengano conto delle peculiarità della città e delle circoscrizioni».
Assieme a Bortolotti, inoltre, da Meano annunciano l’ingresso in Onda popolare anche i consiglieri Luca Eccel (presidente della commissione territorio), Alessio Tomasi, e Maurizio Bonmassari. Ed è Meano quella che stupisce meno, a ben guardare.
Le frizioni con palazzo Thun si sono palesate già nella seduta di approvazione del bilancio, durante la quale la circoscrizione ha dato parere negativo al documento contabile, soprattutto spinta dall’assenza di investimenti sul proprio territorio, che probabilmente ci si attendeva (a partire dal marciapiede e dalla ciclabile). Ma il momento più difficile, a Meano, è stato probabilmente la seduta legata alla gestione del cantiere per il bypass ferroviario.
Il sobborgo chiedeva garanzie sul piano di utilizzo delle terre di scavo, e su che tipo di terre sarebbero state destinate alla cava di Camparta. Una serata che la lasciato grandissimi strascichi soprattutto dal punto di vista della fiducia umana, prima che politica.
Dal canto suo, Degasperi (Onda) e Pantano evidenziano: «Ringraziamo presidenti e consiglieri per l’impegno e l’autonomia con cui hanno portato avanti il mandato, sicuri che il ,loro contributo sarà determinante e rimaniamo aperti a future ulteriori convergenze con soggetti e forze civiche disposte a superare i personalismi in favore dell’interesse di Trento e dei trentini». Maggio non è poi così lontano, la campagna acquisti è iniziata.