Centro fondo delle Viote a rischio: l'Asuc di Vigolo Baselga blocca l'autorizzazione, "ritorsione" per il centro Trilacum
Alta tensione sui terreni del Bondone: l’amministrazione guidata da Flavio Franceschini fa la voce grossa, ma il contenzioso per le strutture sportive è bloccato
VIDEO L'attacco del presidente dell'Asuc
IL CASO Vigolo Baselga, al centro sportivo Trilacum regna l'incuria
MONTE BONDONE. Mentre i cannoni da neve cercano di imbiancare il Bondone, arriva un fulmine a ciel sereno sul Centro fondo delle Viote: l’Asuc di Vigolo Baselga, proprietaria di parte dei terreni delle piste, invia una diffida. Quasi una “ritorsione” verso il Comune di Trento per il mancato accordo sul Centro Trilacum sopra Terlago, che è ancora chiuso e semi-abbandonato.
Chiaro il messaggio del presidente Asuc, Flavio Franceschini: «Se non troviamo un accordo, basta sci da fondo sui nostri terreni alle Viote». Anche perché quei terreni dell’Asuc vengono usati – gratis – da Asis da diciotto anni, «E in più diamo a Trento Funivie l’acqua del torrente Vela, sempre gratis, per il bacino da innevamento a malga Mezavia» dice il presidente. Ma adesso basta.
In ballo ci sono sempre le stesse posizioni: o uno scambio di superfici (in pratica, l’Asuc cede al Comune il centro sportivo, ed in cambio ottiene più prati e boschi sulla montagna), oppure un regolare contratto di affitto per l’impianto sportivo. Ma sono ipotesi in ballo ormai da anni, e non si è mai arrivati all’accordo.
Come mai? Il sindaco Ianeselli, che tre anni fa annunciava «la soluzione è vicina», accusa la Asuc. E Franceschini, da parte sua, lamenta il fatto che il Comune ha sempre messo i pali fra le ruote. In mezzo, ricorsi legali e sentenze. Un garbuglio.