Sobborgo / Il disagio

Viabilità «invivibile» a Spini: la rabbia dei residenti e dei camionisti

Traffico e rallentamenti costanti per arrivare nella zona industriale: problemi aggravati dai lavori per l’acquedotto in via Palazzine. Gli artigiani: “Servono interventi urgenti”

di Giacomo Poletti

GARDOLO. Raggiungere la zona industriale di Spini sta diventando un incubo: non che il problema delle code non sia mai esistito prima - tutt'altro, da anni entrare o uscire dall'area produttiva nelle ore di punta è una sofferenza, come ben sanno migliaia di pendolari di quel comparto - ma da qualche giorno due cantieri, in via Palazzine per l'acquedotto e all'uscita dell'Interporto, hanno finito per intasare ancor più la zona.

Chi vive a Spini è il primo a risentire delle code perpetue: «Con il bus 15 dall'ultima rotatoria dell'Interporto a quella di Spini ho impiegato un'ora e venti minuti», dice una cittadina via socia. «La figlia della mia compagna è partita da Spini con l'autobus alle 17.07 ed è arrivata in stazione a Trento alle 19», le fa eco un altro. Ore in coda e rabbia dei residenti, mentre i lavori dureranno ancora parecchio: per una ventina di giorni in via Palazzine, fino a fine anno all'Interporto.

Giovedì la richiesta di tre vigili fatta dalla presidente della Circoscrizione Gianna Frizzera ha sortito un minimo beneficio. «Chiediamo una pattuglia della Municipale ogni giorno almeno fino a fine lavori», ribadisce la presidente. Il problema di Spini, però, è strutturale: la presenza vicino al casello dell'A22 del distributore Delta Energy attira decine di camion al giorno che, spiega Devid Moranduzzo, ex consigliere provinciale e residente proprio in zona: «Escono dall'autostrada per rifornirsi lì, poi rientrano in A22 intasando totalmente la rotatoria». Che il frequentato distributore (aperto nel 2019) costituisca un "tappo" per il traffico, è fuor di dubbio: i vigili sono intervenuti proprio lì, in questi giorni. «Il distributore è stata una scelta sbagliata», lamentano gli abitanti.

La presidente del comitato Amizi del Pont dei Vodi, Bruna Pasolli: «Vogliamo i vigili ogni giorno, ma servono altre soluzioni considerando il prossimo afflusso per i mercatini. Nel recente passato quando i treni venivano sospesi, il traffico in uscita da Spini verso est si snelliva».

Pasolli sollecita poi l'iter per il futuro sottopasso fra la zona industriale e la rotatoria del Bermax. Un'opera messa a bilancio dalla scorsa Giunta provinciale per 26 milioni di euro (nel marzo 2023 la Pat, in un comunicato, aveva annunciato l'appalto entro l'estate) ma per ora nulla si muove.

Moranduzzo si era fatto promotore dell'opera durante la legislatura con la Lega: «Nei giorni scorsi ho incontrato il commissario Cesarini Sforza - spiega - Pnrr e Olimpiadi invernali hanno priorità, ma l'appalto del sottopasso uscirà dopo queste urgenze e sono in corso gli espropri. Per me la colpa del ritardo è in parte del Comune, che ha impiegato un anno per dare il parere su alcuni aspetti definitivi. Credo sarebbe utile ridare la possibilità a chi esce sulla statale di girare direttamente a nord in direzione Lavis. L'incanalamento verso sud crea ingorgo».

Più cauta Frizzera: «Anch'io ho interloquito con il commissario Cesarini Sforza: in teoria la gara d'appalto partirà a gennaio; visti i tempi per gara, contratto e realizzazione, prima di vedere il sottopasso passeranno anni», dice non senza lanciare una frecciatina a Moranduzzo, a suo dire «troppo ottimista sulle tempistiche nella sua campagna elettorale per le provinciali 2023».

Dalla parte dei residenti, per differenti motivi si schiera pure l'associazione Artigiani che sostiene «urgenti interventi alla viabilità in via di Spini», ormai invivibile per gli autotrasportatori. Politica e associazioni a parte, viene anche da chiedersi se un'opera che di fatto sostituirà l'attuale uscita su via Bolzano solo bypassando il passaggio a livello (e consumando suolo) sia sufficiente per cancellare tutti i problemi di traffico della zona, nella quale arriveranno nuovi ettari di capannoni nel 2025. Servirebbe forse una terza uscita verso est o ad ovest? Difficile dirlo.

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