Urbanistica / Comune

Piazza Venezia, il parco è salvo, il Comune ferma la cessione ai privati di una parte

Dal 2018 un proprietario di via Grazioli ci prova, con ripetute richieste di avere una «fetta» per farsi un garage. Il «no» definitivo dall’assessora Baggia

di Nicola Maschio

TRENTO. Il parco di piazza Venezia è salvo. Il Comune di Trento infatti, come confermato dall'assessora Monica Baggia, non venderà la porzione di verde pubblico richiesta da un privato negli ultimi mesi che stava meditando di ampliare un proprio progetto edilizio coinvolgendo anche una porzione di giardino. E non una metratura di poco conto, considerato che al centro della discussione era finita un'area di ben 142 metri quadrati, con un grande albero ed un percorso pedonale che sarebbero andati verosimilmente persi nell'ampliamento.

Una possibilità sulla quale i residenti della zona - precisamente l'area di piazza Venezia che è stata interessata dalla trattativa è quella sul lato di via Grazioli, nei pressi del civico numero tre ed alle spalle dell'ex Cassa Malati - e la circoscrizione San Giuseppe-Santa Chiara si sono subito detti fortemente contrari, anche se in un primo momento era arrivato il parere favorevole dall'ufficio Parchi e Giardini del Comune di Trento.

Questo anche perché, a fronte di una prima richiesta dei privati (anni fa) per una superficie di 200 metri quadrati e la risposta negativa dell'Ufficio stesso in quella occasione, in questo secondo tentativo erano stati rispettati alcuni "indirizzi" forniti proprio in sede di primo confronto.

Nulla da fare comunque: l'assessora Baggia infatti ha ribadito il "no" alla vendita di quella zona ai privati, un passaggio che di fatto dovrebbe ora tranquillizzare gli abitanti dell'area oggetto di interesse, i quali proprio negli ultimi giorni non hanno mancato di evidenziare, con una certa preoccupazione, come alcuni lavori siano in realtà partiti. Lavori, comunque, giustificati da ciò che era già stato permesso.

«Le autorizzazioni e i permessi per realizzare una progettualità nella parte interrata erano in realtà già stati rilasciati da tempo e sarebbero scaduti alla fine di quest'anno - ha aggiunto Baggia -. I privati dunque avranno iniziato il loro intervento, ma non potranno andare più in là di quanto già stabilito. Il lavoro è rimasto fermo per parecchio tempo perché privati e altri residenti dovevano trovare i giusti accordi, ma alla fine pare siano arrivati ad una soluzione. Di sicuro non verrà realizzato uno spazio pertinenziale oltre ciò che stanno già facendo, proprio perché da parte nostra non c'è intenzione di vendere quella parte di parco».

Sospiro di sollievo dunque per chi temeva che la trattativa Comune-privati potesse andare in porto. Si chiude così una vicenda annosa che, come evidenziato anche dalla circoscrizione lo scorso mese di settembre, già nel 2018 ha visto la prima richiesta dei privati, interessati all'area del parco.

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