I ciclobox a Trento da flop a successo: nuovi numeri confortanti
Con le tariffe ribassate l’utenza è cresciuta molto: ecco l'esito di una verifica in città. L’investimento totale è stato di 530 mila euro. Il consigliere Brugnara ha firmato un ordine del giorno per realizzare un nuovo spazio in stazione: «Servizio utile»
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TRENTO - I ciclobox in città, arrivati nel corso del 2022, erano finiti fin dalle prime settimane al centro di una polemica politica per lo scarso interesse mostrato dagli utenti, tanto da aver portato il Comune, dal dicembre 2023, ad un robusto taglio delle tariffe per provare a cambiare le cose.
Il sindaco Ianeselli disse che «quando qualcosa non funziona, bisogna ammetterlo», tanto più vista la spesa di 530.000 euro che era stata intrapresa per le 9 strutture videosorvegliate. Il costo degli abbonamenti era stato tagliato di netto: l'annuale da 100 a 30 euro, il mensile da 10 a 3 euro, l'uso giornaliero da 2 a 1 euro.
Ma adesso, dopo un anno con queste nuove tariffe, è cambiato qualcosa?
I numeri sembrano dire di sì. Martedì scorso, con l'app Ciclobox di Trentino Mobilità alla mano e qualche sopralluogo, abbiamo fatto il punto: alle 4 del pomeriggio, nelle 9 postazioni attive c'erano complessivamente 182 biciclette, una media di poco più di 20 bici per ciclobox. E a inizio sera, alle 19, erano aumentate a 195. L'utilizzo sta quindi innegabilmente prendendo piede fra pendolari, studenti e abitanti. L'accesso avviene con qr code da smartphone, che sblocca la porta d'accesso consentendo di lasciare la bici al riparo.
Nei ciclobox dei parcheggi cittadini c'è la massima variabilità fra notte e giorno: ieri nel primo pomeriggio, nel pieno della giornata lavorativa, il ciclobox della stazione era il più utilizzato con 42 bici (diventate 46 alle 19) su 70 posti complessivi; meno usati i ciclobox dello Zuffo, con 39 bici su 200 posti totali e al Monte Baldo, dove le due ruote erano 14 (cresciute a 17 all'ora di cena) su 48 stalli. Alla Saluga il ciclobox ha un utilizzo più pertinenziale e i posti occupati erano ben 33 su 38 totali alle ore 16. Tutto esaurito a Piedicastello: 26 bici al coperto su 26 posti.
Ma la rete cittadina dei parcheggi protetti non ha finito di svilupparsi, sul tema non mancano infatti le novità: lo scorso dicembre è stato approvato all'unanimità in consiglio comunale un ordine del giorno del PD-Psi, presentato dal consigliere Michele Brugnara, sulla necessità di creare un nuovo cicloparcheggio in stazione dopo che quello esistente è stato demolito e trasferito provvisoriamente per via dei lavori in corso al cosiddetto fabbricato viaggiatori. E potrebbe non essere l'unica novità.
Spiega infatti Brugnara: «Siamo soddisfatti dell'utilizzo attuale dei ciclobox, l'investimento fatto dal Comune sulla città consente a chi arriva da fuori città, agli studenti e ai tanti cittadini magari senza un garage, di tenersi una bici a disposizione, un servizio utile tanto più visto l'aumento delle e-bike e di conseguenza del valore medio delle due ruote.
I furti di bici infatti sono purtroppo un fenomeno ancora lungi dall'essere debellato e i ciclobox sono un'ottima risposta su questo fronte. Senza contare che solo nell'ultimo anno sono stati installati ben 800 archetti per legare la bici in sicurezza. E in stazione verrà realizzato un cicloparcheggio con armadietti, che consentiranno alle persone che devono prendere un treno di lasciare custoditi anche bagagli o oggetti personali.
Penso poi ad un ulteriore sviluppo della rete - prosegue Brugnara - Trento deve aspirare a diventare una città più a misura di bicicletta, a partire dal proprio centro della mobilità che nascerà in via Sanseverino: a Bressanone, che conta appena 22.000 abitanti, ci sono ben 1.000 posti bici protetti. Noi possiamo migliorare quindi. Penso a un nuovo ciclobox sul sedime del distributore che si sta dismettendo ai piedi del cavalcaferrovia.
Attualmente stiamo notando un uso piuttosto scarso solo del ciclobox di via Bartali, da 12 posti, vicino al palazzetto: ipotizzerei una ricollocazione in centro, magari nei pressi del Buonconsiglio. In generale infatti stiamo ricevendo dai cittadini molte richieste di posti bici pertinenziali e vogliamo muoverci in questa direzione».