Avis, a Trento un donatore ogni 13 abitanti: tutti i dati aggiornati
Nel 2024 le donazioni sono state in totale 6.594 (6.367 nel 2023, 5.837 nel 2022, 5.323 nel 2021 e 5.152 nel 2020) così distinte: sangue intero 4881 (5.083 nel 2023), plasma 1625 (1169 nel 2023, 576 nel 2022), piastrine 88, con flessione delle donazioni di sangue intero o piastrine ed un notevole aumento delle donazioni di plasma
TRENTO. Durante l'assemblea dell'Avis Comunale Trento, si sono tenute anche le elezioni per il nuovo direttivo. La presidente Danila Bassetti, dopo due mandati, non potrà più guidare l'associazione ma rimarrà come consigliera. Il presidente verrà nominato alla prossima assemblea tra gli altri eletti che sono Livio Avi, Renzo Baldo, Maddalena Pagano, Paola de Pretis, Pasquale di Tolla, Annalisa Ravagni, Giovanni Menegaldo, Carmelo Comito Francisca Reina de Vasconcelos, Micaela Corbo, Antonietta Fornasa, Franca Luterotti, Paolo Cainelli e Paolo Bosetti.
I numeri
Al 31 dicembre 2024, i soci erano 5.701, 5.586 effettivi e 115 collaboratori) con un aumento di 211 associati rispetto al 2023 pari al 4% (540 nuove iscrizioni e 319 cancellazioni). Nel corso degli otto anni di mandato i soci sono invece passati dai 4.230 del gennaio 2017 a 5.701, con un aumento globale del 35%.
«La percentuale delle donatrici si attesta sul 37% (36% e 35% nel 2023 e 2022), prevalenza ancora bassa, dovuta all'abbandono del percorso donazionale per svariati motivi di ordine fisico, individuale ed organizzativo in senso lato, nonostante la componente femminile nelle nuove iscrizioni sia nettamente prevalente su quella maschile. Sicuramente dovremmo sviluppare maggiore attenzione alle esigenze ed alle caratteristiche fisiche delle donatrici», ha spiegato la presidente uscente che ha anche evidenziato come a Trento si conti un donatore Avis ogni 13 concittadini.
L'esigenza
Il ricambio generazionale è per Basetti la più impellente esigenza di Avis, a livello nazionale e locale. «Lo si evidenzia a livello di associati donatori e di dirigenti associativi: non è facile trovare soci giovani disponibili a proseguire l'attività promozionale ed a farsi carico anche di compiti dirigenziali, richiedenti sempre maggiori competenze e disponibilità di tempo. Indubbiamente uno slancio consapevole di generosità trova più immediatezza nel donare sangue piuttosto che nel donare anche tempo e competenze. Avis Trento comunque può dirsi giovane visto che a fine 2024 i donatori con meno di 45 anni rappresentavano il 59% dei donatori totali».
Le donazioni
Nel 2024 le donazioni sono state in totale 6.594 (6.367 nel 2023, 5.837 nel 2022, 5.323 nel 2021 e 5.152 nel 2020) così distinte: sangue intero 4881 (5.083 nel 2023), plasma 1625 (1169 nel 2023, 576 nel 2022), piastrine 88, con flessione delle donazioni di sangue intero o piastrine ed un notevole aumento delle donazioni di plasma. In totale le donazioni sono aumentate del 3,5% e quelle di plasma del 39%. «Si ricorda come la promozione del dono del plasma risulti essere l'obiettivo prioritario di Avis del Trentino. Negli ospedali si assiste infatti alla diminuzione di richieste di sangue intero, dovuta prevalentemente a progressi tecnologici in ambito chirurgico, a fronte di un aumentato fabbisogno di plasma e conseguentemente di farmaci plasmaderivati, quale approccio terapeutico avanzato per patologie internistiche, neurologiche, autoimmuni di pazienti adulti o in età pediatrica», ricorda Bassetti che però mette in evidenza anche un altro dato. Il fatto che il 30% degli associati Avis Trento non ha donato nel 2024 e solo il 34% di questi per motivi sanitari.
Perché? «Probabilmente per motivi sanitari, per motivi organizzativi in merito ad orari e giornate assegnate per la raccolta, per motivi logistici di disagio riscontrato presso la Banca del Sangue, quali spazi insufficienti per donatori e professionisti, scarsa accessibilità e difficoltà di parcheggio. Indubbiamente tutti tre questi fattori possono incidere sulla volontà e capacità di donare. Da anni ormai facciamo presente il bisogno di trovare una diversa sistemazione logistica della Banca del sangue in grado di risolvere problemi interni ed esterni alla struttura stessa», conclude la presidente uscente.
Oltre ai problemi logistici, Danila Bassetti nella sua relazione conclusiva ha anche posto l'attenzione sulla difficoltà nel coinvolgimento degli associati per iniziative extra-donazione e i problemi amministrativi che stanno portando due Avis di base, quella di Martignano e Villazzano alla chiusura così come già avvenuto per quella di Cognola. Chiusure che preoccupano non poco per le conseguenze che inevitabilmente porteranno per l'intero gruppo.