Trento / Lavori

Via al cantiere alla stazione ferroviaria, a maggio il trasloco dei servizi interni

Una struttura provvisoria in piazza Dante da inizio maggio ospiterà la biglietteria, il bar e l'edicola, nel corso degli interventi ristrutturazione programmati in vista delle Olimpiadi invernali 2026. Un altro prefabbricato esterno ospiterà i bagni, mentre per raggiungere i binari ci sarà un corridoio protetto

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di Paolo Fisichella

TRENTO - Confermata la realizzazione della struttura provvisoria in piazza Dante che da inizio maggio ospiterà la biglietteria e le attività della stazione dei treni, alle prese con i lavori di ristrutturazione in vista delle Olimpiadi invernali 2026. L'intensificarsi del cantiere, infatti, in particolare lungo l'ingresso e la sala interna della stazione, ha reso necessario, come da progetto, la realizzazione di una struttura prefabbricata all'inizio del Listone in piazza Dante, in grado di garantire il trasferimento della biglietteria, il bar e l'edicola della stazione.

«La struttura provvisoria è confermata - ha ribadito Giuliano Franzoi, dirigente comunale del servizio mobilità e rigenerazione - Questa verrà realizzata quasi sicuramente nel mese di aprile per poi diventare operativa nel mese di maggio. A breve, non la settimana prossima ma quella dopo, dovrebbero già iniziare i lavori di allestimento della struttura».

Una struttura in realtà, come confermato dal dirigente, più piccola di come pensata in commissione per permettere la convivenza con il mercato contadino e le attività previste ordinariamente. A dare maggiori indicazioni in merito proprio il sindaco di Trento Franco Ianeselli che giovedì, tramite un post su Facebook, ha confermato l'avvio dei lavori sottolineando che la nuova struttura, in acciaio 15 metri per 25 «sarà blu, colore delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina e delle Paraolimpiadi in programma tra febbraio e marzo 2026, e diventerà una sorta di "vetrina" dei Giochi».

Discorso diverso invece per i bagni che, prefabbricati e presidiati, saranno montati verso il palazzo della Regione. A legare invece il piazzale esterno della stazione ai binari, come confermato ancora dal sindaco, un corridoio che consentirà di attraversare l'atrio della stazione in sicurezza. Prevedibilmente però a non essere del tutto contenti delle modalità e i tempi di svolgimento dei lavori gli esercenti della stazione che fanno trasparire una certa irritazione sull'argomento, per i tempi che si allungano e i disagi attuali.

La creazione della struttura e il trasferimento delle attività causa lavori infatti, secondo l'iniziale progetto della Rete Ferroviaria Italiana, doveva essere svolto ancora a febbraio con un ritardo complessivo quindi di circa tre mesi.

Nella giornata di giovedì scorso, nel frattempo, proprio con l'entrata in vivo dei lavori lungo la facciata esterna, grandi nubi di polvere hanno invaso la sala d'aspetto creando problematicità e perplessità negli esercenti, evento che si è ripetuto anche nella giornata di ieri. La domanda per questi è quindi quasi sempre la stessa: «Perché non sono state trasferite le attività prima di iniziare i lavori?».

L'attesa dovrà attendere intanto almeno tutto il mese di aprile, che con una stazione ridotta a ad un cantiere polveroso, si prospetta nel piccolo una sfida non facile.

«È chiaro che il momento non è dei migliori - ha concluso infatti il suo post Ianeselli - un po' come quando si ristruttura casa. Andrà meglio a breve, quando i servizi della stazione si trasferiranno all'esterno. Confidiamo che i sacrifici di oggi saranno del tutto ripagati a fine anno, quando la stazione progettata da Angiolo Mazzoni negli anni Trenta, quasi un secolo fa, sarà del tutto ristrutturata e dunque funzionale alle esigenze dei viaggiatori di oggi».