Folgaria, il petardo di carnevale gli fa perdere una mano

di Tiziano Dalprà

Sono le ore 11.30 di una mattinata soleggiata, adatta per una gita in montagna, per sciare, per passeggiare lungo i crinali dell’altopiano cimbro. Così deve aver pensato ed idealizzato  un rumeno di 44 anni, che risiede e lavora a Rovereto, che con i sui figli  (uno di 10 anni e l’altro di 8) si è recato sulla strada che da Passo Sommo porta ad Ortesino per poi proseguire in direzione forte Cherle, Fiorentini.
Al chilometro cinque dell’arteria l’uomo ha fermato la sua automobile, approfittando di una piazzola. Ha voluto, come probabilmente aveva fatto altre volte, far scoppiare un grosso petardo che teneva nell’auto e non aveva fatto brillare durante le feste di Capodanno. Perché l’acquisto di quella piccola bomba era stato programmato proprio per «onorare» il cambio di calendario.

Un’operazione, quella che si è apprestato a fare, all’apparenza semplice ma molto pericolosa se non si adottano le giuste misure e si mettono in pratica tutte le forme di garanzia e di protezione. La sicurezza innanzitutto, mettendo particolare attenzione nell’accensione della miccia.

Qualcosa non deve essere funzionato per il verso giusto. Un botto tremendo, infatti, si è alzato in aria, tanto che moltissime persone che stavano sciando sulla pista Ortesino, ma anche dei paesi limitrofi di San Sebastiano, Tezzeli, Cueli, lo hanno udito in maniera netta ed inequivocabile. Alcuni  hanno ipotizzato fosse scoppiata una bomba, tanto il frastuono è stato forte, che lo scoppio fosse frutto di un residuato bellico essendo l’area del fatto molto vicina a forte Cherle, teatro di guerra nel primo conflitto mondiale. Ma così non è stato. È chiaro che il petardo fatto scoppiare era ad alta intensità esplosiva, il botto è stato tremendo e l’uomo che lo ha acceso ha subito un gravissimo infortunio alla mano. Sul luogo dell’incidente sono accorsi gli addetti dell’auto sanitaria, che partono da Carbonare, gli addetti della Croce rossa degli Altipiani partiti da Folgaria, i vigili del fuoco volontari di Folgaria comandati da Andrea Ciech. Subito si è capito la serietà dell’incidente; vista la gravissima situazione che si è creata si è fatto intervenire l’elisoccorso di Trentino Emergenza. L’elicottero è atterrato sulla strada nella piazzola dove solitamente si deposita il legname del Comune, l’arteria Passo Sommo-Fiorentini è stata chiusa al traffico per permettere un adeguato soccorso.

Il panico, nel frattempo, si è diffuso tra i figli dell’infortunato che per il dolore non riusciva ad avere una perfetta cognizione di causa. Sul posto è arrivata anche la moglie, subito avvisata con il telefonino dal figlio maggiore che, nonostante il forte shock dovuto all’incidente, è riuscito comunque ad avvisare la madre. Ovviamente anche l’allarme ai soccorritori è partito presto e sul posto sono corsi tutti gli operatori in servizio.

Il ferito, dopo le prime indispensabili medicazioni dei sanitari accorsi in pochissimi minuti, è stato caricato sull’elicottero e trasportato d’urgenza all’ospedale S.Chiara di Trento e poi trasferito a Verona. Le sue condizioni sono gravi e, nonostante i tentativi di ricostruire la mano letteralmente spappolata dallo scoppio del grosso petardo, molto probabilmente sarà persa.
La passione per i botti di Capodanno e Carnevale, purtroppo, è assai pericolosa. Possono andar bene se contenuti in un alveo di assoluta sicurezza, l’ utilizzo di determinati petardi presuppone attenzione, e soprattutto competenza, non solo le dinamiche negative possono arrecare danno a chi fa scoppiare questi strumenti ma le stesse possono drammaticamente coinvolgere anche altre persone.

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