Passo Coe preda del gelo. Temperatura record: meno 28
Nella dolina di passo Coe a 1.610 metri d'altitudine il termometro è sceso per ben due sere consecutive a meno 28 gradi
Anche quest'anno il generale inverno è arrivato, i giorni della «merla» si sono caratterizzati per temperature fredde, un freddo che perdura già da oltre una settimana. Freddo asciutto ed intenso tanto che nella dolina di passo Coe a 1.610 metri d'altitudine il termometro è sceso per ben due sere consecutive a meno 28 gradi. «È una temperatura considerevole ma non eccezionale - sottolinea Alessandro Cuel, studioso ed appassionato dei fenomeni meteo - stiamo parlando di una temperatura rilevata nella dolina, dove una depressione naturale del terreno non permette al freddo di espandersi ma bensì di accumularsi».
Dolina significa semplicemente valle e spesso è legata a fenomeni di carsismo. La stranezza si spiega considerando che a causa delle pareti ripide ed a volte incavate di tali doline, spesso il sole raggiunge le parti più basse solo per brevi periodi, e d'inverno spesso spesso è del tutto nascosto per cui, a causa della conformazione delle doline, l'aria fredda (più pesante) rimane intrappolata sul fondo. Una dolina è una conca chiusa, un bacino che si riempirebbe d'acqua originando un laghetto se le pareti ed il fondo fossero impermeabili; invece, di solito, l'acqua viene assorbita attraverso vie sotterranee. «Il freddo intenso quando perdura nel tempo si accumula, cresce durante le 24 ore e le doline esaltano il sistema. Un tempo nelle doline si faceva il ghiaccio e si conservavano i cibi deteriorabili».
«Era un fenomeno ben noto anche ai soldati della Grande Guerra, che sfruttavano il fondo delle depressioni per conservare gli alimenti», sottolinea Cuel, che dispone di diverse stazioni di rilevamento: non solo registro delle temperature, che vengono sistematicamente annotate su un brogliaccio, ma anche rilevazione delle precipitazioni.