Lessini, il lupo torna a colpire Sbranata una manza
Allarme sulle montagne della Lessinia trentina
Nuovo atto predatorio attribuibile al lupo, nella notte fra giovedì e venerdì, sulle montagne della Lessinia trentina. Una giovane manza è stata sbranata con ferocia dagli animali che si muovono in branco fra Trentino e Veneto. Il fatto, avvenuto in località Baita di Mezzo, è stato accertato ieri mattina dagli uomini del servizio veterinario della Vallagarina e dagli agenti del corpo forestale di Ala. E' il secondo episodio di predazione ai danni di animali da allevamento, che si registra in zona negli ultimi sette giorni, e arriva proprio a ridosso della notizia, diffusa ufficialmente mercoledì 12 agosto dal corpo forestale e dal Parco Naturale della Lessinia, della nascita di sette nuovi cuccioli di lupo, frutto della terzo accoppiamento accertato della coppia alfa, Giulietta, la lupa proveniente dalle Alpi piemontesi, e Slavc, l'esemplare maschio arrivato in Lessinia nel 2012 dopo un viaggio di mille chilometri che era iniziato in ex Jugoslavia.
“Accertata in Lessinia veronese la terza riproduzione della prima coppia di lupo delle Alpi orientali, formatasi nel 2012 – recita il comunicato stampa diffuso dall'Ente Parco -. Come nel 2014, nei giorni scorsi è stata accertata l’avvenuta riproduzione della coppia con la presenza di altri sette cuccioli di lupo”. Attualmente, secondo le fonti ufficiali, si presume che il numero minimo di lupi presenti in Lessinia sia di 14 unità: 13
sull’altipiano e 1 esemplare campionato in Foresta Demaniale di Giazza. Sempre stando alle informative del Parco, ad oggi le predazioni accertate nel territorio veronese su animali domestici nel 2015 ammontano complessivamente a 17 capi, di cui 1 sopravvissuto all’attacco.
C'è allarme fra i pastori e gli allevatori della zona, prevalentemente di origine veronese, per i continui attacchi alle mandrie. Una situazione che viene ormai “considerata insostenibile” e per la quale si chiedono “provvedimenti ultimativi e definitivi”. Preoccupazione anche negli ambienti politici alensi. Ieri il sindaco Soini si dichiarava “preoccupatissimo per quanto sta accadendo sulle nostre montagne: sono tanti gli sforzi che facciamo per promuoverle e per renderle agibili anche all'attività dell'uomo. Ma ora tutti ci sentiamo minacciati da una presenza che oggettivamente considero pericolosa per gli animali domestici e anche per l'uomo”. Sulla nuova cucciolata che ha arricchito la popolazione di lupi della Lessinia, il sindaco si limita a dire: “Queste, chiaramente, sono sempre belle notizie. Ma non dobbiamo cadere nel facile romanticismo animalista: noi continueremo a vigilare e a monitorare la situazione”.