Si allarga il fronte dei Comuni contro la diga Aquafil sull'Adige
Il fronte del «no» alla diga sull'Adige ora è al completo. Tutti i consigli comunali della zona hanno votato all'unanimità la delibera che si oppone al progetto proposto da Aquafil di costruire uno sbarramento idroelettrico tra Pomarolo e Volano.
Prima Nomi e Volano, poi Villa Lagarina, Besenello e Aldeno e il 30 novembre la presa di posizione, contraria e compatta, anche dei civici consessi di Pomarolo, Calliano e Nogaredo.
Non solo, quindi, i tre comuni direttamente interessati (Nomi, Pomarolo e Volano), ma anche quelli limitrofi hanno espresso la loro vicinanza dando vita a un'alleanza di otto comuni che, sostenuti anche dalla Comunità della Vallagarina, hanno ribadito un chiaro e coeso no alla diga.
Le motivazioni sono molteplici e già elencate con preoccupazione i mesi scorsi: l'innalzamento della falda con conseguenti problemi di sicurezza per le abitazioni di Nomi e Chiusole e per le campagne di Volano, nessuna tutela per il biotopo del Taio, possibili danni all'ecosistema fluviale, l'indebolimento degli argini, la dipendenza costante a un sistema di pompaggi, l'interferenza con l'antico alveo dell'Adige.
E ancora, la volontà di rafforzare il concetto che l'acqua è un bene pubblico e di accogliere il segnale popolare arrivato dalla massiccia presa di posizione pubblica contro il progetto, espresso durante un'assemblea organizzata a Pomarolo.
«Con le sedute consiliari del 30 novembre possiamo affermare con soddisfazione che tutti i consigli comunali dell'area vasta tra Trento e Rovereto e la Comunità della Vallagarina si sono espressi all'unanimità contro il progetto di Aquafil», afferma il sindaco di Nomi Rinaldo Maffei, che giusto per rimarcare la posizione della sua comunità, in questi giorni ha fatto appendere all'ingresso del paese un grande striscione con la scritta «No dighe» a caratteri cubitali.
«È un pronunciamento clamoroso, a mia memoria inedito, di cui possiamo tutti essere fieri ed orgogliosi. La battaglia sulle dighe continua e l'esito non è scontato - ammette Maffei - ma mi pare giunto il momento di essere consapevoli dei nostri mezzi stando insieme. Grazie davvero e...avanti così».
La voce del territorio è unanime e molti comuni hanno inviato alla Provincia (in particolare al servizio Valutazione impatto ambientale, che sta valutando il progetto) il loro parere. Lo scopo è quello di fare fronte comune al fianco di Nomi, Pomarolo e Volano: c'è tempo fino all'8 dicembre per far pervenire i propri pareri alla Provincia (Valutazione impatto ambientale) e anche singoli cittadini, enti e associazioni possono dire la loro. Una volta raccolte tutte le osservazioni, spetterà alla giunta provinciale la decisione finale.