Brentonico, Alpini in campo contro gli Schützen
Dura presa di posizione degli alpini di Brentonico in merito alla polemica relativa alla bonifica del Casino di Bersaglio a Brentonico, «firmata» con l’esposizione delle bandiere del Tirolo.
La replica degli Schützen della compagnia Destra Ades («Ci siamo offerti volontari, il Comune ha accettato. Quindi nessun contributo pubblico, come abbiamo sempre fatto, visto che è il terzo sito storico che recuperiamo in Destra Adige e lo abbiamo sempre fatto totalmente a spese nostre. Le bandiere tirolesi? Una tradizione ben augurante per i lavori che stavano per iniziare») non è piaciuta al direttivo degli alpini, che ribatte a sua volta con una lettera molto dura:
«Non ci sono dubbi che “il Comune sapeva”, come è altrettanto certo che l’assessore alla Cultura Quinto Canali, sempre disponibile ad appoggiare iniziative varie per il bene del Comune e dell’Altipiano di Brentonico, non immaginava che l’associazione “Un Territorio due Fronti” fosse cosi politicizzata da consentire e promuovere una pesante provocazione con l’esposizione del vessillo del Tirolo, al vecchio Casino di Bersaglio a Fontechel.
Tantomeno poteva pensare, come indicato nello stesso articolo, che per gli Scizzeri la bandiera è «solo un segno ben augurante per i lavori che stanno per iniziare», mentre in effetti l’esposizione del vessillo ha precisi obiettivi politici e strategici.
In un momento preoccupante per i tragici avvenimenti in Europa, l’«istigazione rivoluzionaria» degli Scizzeri a Brentonico, in un Trentino pacifico, grazie all’Autonomia realizzata in modo lungimirante da De Gasperi, diventa un’iniziativa molto pericolosa e inaccettabile. Noi invece ricordiamo che nel passato nel nostro paese operavano, come maestri elementari, uomini come Massimo Bonomi che, per il solo sospetto di operare a favore delle tradizioni Italiane, veniva mandato e imprigionato a Spalato per non nuocere alla «tirolizzazione» in atto da parte degli Asburgo. Gli Alpini quando ricordano i caduti della Grande guerra commemorano tutti coloro che sono caduti nell’adempimento dei loro doveri, mentre dobbiamo constatare amaramente che gli Scizzeri organizzano grossolane manifestazioni di stampo politico chiamando addirittura in aiuto centinaia di «comparse» persino da fuori dai nostri confini. Noi Alpini continuereme invece ad operare, fuori da schemi politici, con forte sentimenti di solidarietà patriottica verso la popolazione della nostra Provincia e di tutte le altre Regioni e difenderemo sempre ed ovunque la nostra cultura Italiana e il Tricolore, simbolo solenne di unità nazionale.
Vista la strumentalizzazione politica attuata da «Un Territorio due Fronti», il Comune dovrebbe valutare l’utilità di revocare l’autorizzazione a operare a Fontechel, mentre dovrebbe seriamente prendere in considerazione i centinaia di manufatti e siti di alto valore storico che esistono nell’Altopiano di Brentonico e che riguardano la Grande Guerra, come le partenze e gli arrivi delle teleferiche, le costruzioni di forti e casematte austroungariche, le postazioni per l’artiglieria di vario tipo e le postazioni antiaeree che costituivano lo sbarramento antiaereo della Vallagarina a protezione di Verona. Tutti questi manufatti a confronto del vecchio Casino di Bersaglio di Fontechel sono ben altro riferimento storico importante da mettere in evidenza per aumentare il ricordo della Grande guerra e accrescere cosi l’interesse e l’immagine turistica di Brentonico e dell’Altipiano».