Dalla Manciuria in volo fino al lago di Cei
Un raro esemplare di oca cignoide ha preso casa in Vallagarina diventandone la mascotte
Magari si è persa o forse si è concessa una pausa durante un lungo volo. Cosa abbia portato sulle sponde del lago di Cei uno splendido e rarissimo esemplare di oca cignoide nessuno lo sa ma da qualche giorno il pennuto riposa placido sui monti lagarini. E pure essendo un animale selvatico non sembra essere disturbato dalla presenza dell'uomo che, incuriosito da questo regale uccello fuori luogo, scatta centinaia di fotografie.
«Quest'oca è stata ormai adottata da residenti e visitatori di Cei. - spiega il presidente del Pant Andrea Frapporti - Ho avvisato anche la Lipu chiedendo di far installare dei cartelli per tenere lontani i cani. L'oca, infatti, si lascia avvicinare dalle persone ma potrebbe fare una brutta fine a contatto con qualche cane».
La cignoide, chiamata anche trombetta, è un'oca elegante con portamento alto, collo lungo e grazioso che ricorda quello di un cigno, protuberanza sulla fronte e piumaggio aderente. Ed emette un suono che ricorda quello di una trombetta.
Allo stato selvatico popola fiumi e stagni nella Siberia settentrionale e nell'Asia orientale (Mongolia e Manciuria) e da lì si sobbarca giorni di volo per raggiungere, solitamente, il Nord Europa. Da qualche giorno, come detto, ha scelto il laghetto di Cei come nuovo habitat e quella che sembrava solo una pausa ristoratrice in mezzo a un lungo viaggio sembra invece essersi trasformata in una vacanza apprezzata. E come testimonial per il turismo della zona non è niente male.
«Per la Vallagarina è una splendida notizia. - gongola Frapporti che ha pure girato numerosi video - Se resta sarà davvero l'attrazione del momento».