Lupi nel Basso Trentino 14 attacchi sui Lessini
Sono statI 14 gli attacchi effettuati dai lupi sui Monti Lessini trentini nel corso del 2016. Il registro, tenuto dal Servizio foreste e fauna della Provincia, conta tra le vittime del branco 12 bovini e 10 ovini.
Ben più alti i numeri dell’attività del lupo sul versante veronese. Sempre nel corso dello scorso anno sono stati uccisi 65 animali da pascolo. Su altri 18 capi plausibilmente predati dal lupo non è stato però possibile accertare se l’uccisione fosse da attribuirsi al lupo o a dei semplici cani.
Quella della Lessinia è una delle sette aree chiave di intervento del progetto «Life Wolfalps», cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito della programmazione «Natura e biodiversità» con l’obiettivo di realizzare azioni coordinate per la conservazione a lungo termine della popolazione alpina di lupo. «Nei primi mesi del 2012 - spiegano i tecnici del progetto - un evento di eccezionale interesse naturalistico si è verificato in Lessinia.
A seguito di dispersione naturale, si è verificato l’incontro e la stabilizzazione di due lupi appartenenti a popolazioni differenti: un maschio di nome Slavc appartenente alla popolazione dinarica in dispersione dalla Slovenia, monitorato con radiocollare nell’ambito del progetto europeo «Life SloWolf», e una femmina appartenente alla popolazione italiana.
La presenza di questi due lupi in Lessinia è di straordinario interesse scientifico ed è il primo caso – dopo la scomparsa del lupo sulle Alpi -che una coppia della specie si sia formata con individui appartenenti a due popolazioni diverse: quella dinarica e quella italiana.
Il lupo era presente sulle Alpi fino alla fine del 19esimo secolo e, più sporadicamente, fino ai primi decenni del XX secolo. In Veneto gli ultimi avvistamenti di lupo risalgono al 1931 nella zona di Belluno, mentre in Lessinia la specie sembra essere scomparsa nella prima metà del 1800, con sporadiche presenze isolate registrate nel 1880.
Il lupo in Lessinia è storicamente legato alle tradizioni socio-culturali della popolazione cimbra, come attestato da toponimi, favole, leggende, proverbi e modi di dire dedicati a questo animale».