Domande da tutt'Italia per gestire l'Altissimo
Già cinquanta richieste per il rifugio del Baldo lasciato da Danny Zampiccoli
L’attenzione ricevuta dal bando indetto sul sito web per la gestione del Rifugio Altissimo sul monte Baldo, di proprietà della Sat di Mori, è tanta. Sono state parecchie le manifestazioni di interesse giunte anche da fuori regione. La competizione per occuparsi del rifugio e dell’eredità lasciata dallo storico gestore Denny Zampiccoli, che ha rassegnato le dimissioni suscitando scalpore e qualche polemica, sarà serrata. Alla Sat moriana possono solo esserne contenti. Nei giorni scorsi si parlava già di una cinquantina di manifestazioni di interesse da vagliare: tante, la maggioranza, dalla provincia di Trento, ma c’è anche chi ha scritto a Mori dall’Abruzzo, dal Piemonte e dalla Lombardia per occuparsi del rifugio che guarda verso il Lago di Garda. Nei prossimi giorni verranno inviate, in forma privata a coloro che si sono fatti avanti per gestire l’Altissimo, ulteriori informazioni sul rifugio: i proponenti riceveranno una copia del contratto da siglare con la Sat, ma anche un’ulteriore richiesta di informazioni per completare il quadro delle candidature.
«Si tratta di riuscire ad avere delle proposte confrontabili - spiega il presidente della Sat di Mori Mattia Bertolini -, quindi se fino ad ora abbiamo accettato le proposte senza particolari vincoli in termini di informazioni richieste, adesso manderemo una scheda uguale per tutti da compilare e richieste specifiche di integrazione del materiale che sottoporremo a valutazione a coloro che non hanno inviato tutto il necessario. L’intento è avere informazioni uniformi e quindi confrontabili, per fare la scelta migliore che terrà conto di diversi aspetti». Facilmente raggiungibile da diversi accessi e da ogni tipo di camminatore, anche dai passeggini, e con una vista invidiabile sul lago di Garda, non stupisce che l’Altissimo sia ambito da parecchi aspiranti gestori: la felice posizione e la positiva eredità lasciata dalla gestione Zampiccoli lo rendono un affare che fa gola. Ad occuparsi della selezione degli aspiranti gestori sarà un’apposita commissione formata da sei persone, tre nominate dalla Sat di Mori e tre in rappresentanza invece della Sat centrale.
«Come associazione siamo davvero soddisfatti dell’interessamento che c’è stato - commenta Bertolini - anche perché il rifugio è sicuramente appetibile e noi cerchiamo un gestore competente, conoscitore della montagna, che sappia incarnare lo stile Sat della gestione di un rifugio, e il fatto che il bando sia stato così partecipato ci aiuterà nel raggiungere l’obiettivo». La commissione farà una prima scrematura dei candidati sulla base della documentazione richiesta e giunta in sede - curriculum e proposta gestionale in primis - per poi creare una short list di candidati da conoscere di persona nel corso di una serie di colloqui individuali.
Il tutto si svolgerà nel giro di un paio di mesi: «L’unica data che ci siamo dati come obiettivo - spiega Bertolini - è quella di riuscire ad avere il nuovo gestore a partire dal mese di maggio, quindi ci prendiamo questo paio di mesi che abbiamo davanti per i colloqui individuali con i candidati per arrivare a trovare un nuovo gestore che sia il meglio per il rifugio».