Valdastico, adesso nelle carte del governo rispunta lo sbocco autostradale a Besenello
Besenello rispunta come possibile sbocco dell'autostrada A31 in territorio trentino.
C'è la «cura del ferro» (investimenti nelle ferrovie), e c'è pure la «cura dell'acqua» (il rilancio del sistema dei porti), nel progetto «Connettere l'Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture» approvato dal Governo nell'ultima seduta del Consiglio dei ministri, quando è stato licenziato il Def (Documento di economia e finanza) 2017.
Allegato al Def, ci sono 138 pagine che indicano la nuova «filosofia» del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio: il superamento della famigerata Legge Obiettivo, cioè delle leggi speciali per grandi opere (e grandi affari), sostituito da un approccio che concepisce «le infrastrutture come strumento per soddisfare la domanda di mobilità di passeggeri e merci e per connettere le aree del Paese attraverso interventi utili allo sviluppo economico e proporzionati ai bisogni». Un centinaio di progetti: ferrovie, porti, strade, tram per città metropolitane e piste ciclabili. Per il Trentino, il corridoio ferroviario del Brennero, la ciclovia del Garda, l'autostrada del Brennero e, appunto, il completamento della A31 della Valdastico.
A31 «extraurbana».
L'«Autostrada Val d'Astico A31» è indicata, nell'allegato al Def, tra gli «interventi prioritari». Nella scheda, il Governo ne fa una descrizione sintetica, con due passaggi. Il primo: «Nuova tratta, Piovene Rocchette - Valle dell'Astico, di prosecuzione a nord dell'autostrada A31». Il secondo: «Completamento a nord dell'autostrada A31 con nuova viabilità ordinaria tratta Valle dell'Astico - Besenello». Il primo passaggio, relativo al tratto veneto autostradale fino a Lastebasse, è indicato come «invariante». I «progetti invarianti» riguardano «opere in corso o con obbligazioni giuridiche vincolanti».
Quello che invece riguarda il tratto trentino è indicato come «project review», relativa alla «revisione di progetti non avviati che sono suscettibili di ottimizzazione e riduzione di tempi e costi, per una maggiore sostenibilità economica e ambientale». La scheda relativa all'«intervento prioritario» della A31 contiene una nota esplicativa: «Valutazione di una ipotesi di realizzazione come extraurbana principale in luogo di autostrada».
Se ne ricava, alla lettera: che il Governo dà seguito alla ratifica, da parte del Cipe, il 10 agosto scorso, della pre-intesa con Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento e che, quindi, ogni ipotesi di completamento autostradale a nord della A31 è definitivamente messo in un cassetto; che, sorprendentemente, si torna a parlare di «sbocco» a Besenello, dopo che la soluzione era dichiaratamente abbandonata per fare posto ad uno sbocco a sud di Mattarello e ad una contestata connessione (bretella) con l'alta Valsugana; che, parlando di strada extraurbana, non si fa cenno alcuno ad una soluzione a «pedaggio».
Nel tratto veneto, con i sondaggi propedeutici al progetto e l'annuncio di spostamenti di tralicci Enel, è partita la mobilitazione per fermare lo «scempio autostradale». Ma a restare un grande mistero è il tratto trentino, la cui progettazione resta però indispensabile, per Abertis, ai fini dell'ottenimento della concessione della A4 Brescia-Padova fino al 2026.
Autobrennero: altra priorità.
Per la A31, il Governo non indica alcuna «presenza negli strumenti di programmazione». Lo fa invece, indicando lo strumento della «concessione», per l'Autostrada del Brennero A22. In questo caso, gli «interventi prioritari» previsti sono quelli noti, e stabiliti nell'accordo per il rinnovo trentennale della concessione: il «potenziamento della A22 tra Bolzano sud e l'interconnessione con l'autostrada A1 Verona Nord» e il «nuovo collegamento autostradale Campogalliano - Sassuolo tra l'autostrada A22 e la S.S. 467». A fini del rinnovo della concessione, il piano di investimenti di A22 prevede opere per 3 miliardi di euro, di cui 1 per realizzare la terza corsia effettiva tra Verona e Modena e per il «potenziamento» tra Rovereto e Bolzano sud con la terza corsia «dinamica».
Ferrovia e «ciclovia del Garda».
Per la ferrovia, tra gli interventi prioritari c'è la direttrice Verona-Brennero, con la «Tratta di valico, galleria e lotto 1 (Fortezza-Ponte Gardena), in fase di progettazione, e la «tratta di adduzione», in fase di «project review», cioè di «verifica dei costi e della funzionalità del nodo di Verona, connessione alla Trasversale, bypass di Trento e Bolzano». Tra le 10 ciclovie prioritarie, infine, c'è la realizzazione dell'anello di 144 km intorno al Lago di Garda.