Disperso sulla pista di fondo Salvato dal gelo polare
Un roveretano di 47 anni, M. V. le iniziali, è stato dato per disperso domenica sull’altipiano di Folgaria. A passo Coe è stato dato l’allarme e il soccorso piste della Polizia di Stato si è subito allertato.
L’appassionato di sci nordico aveva noleggiato il materiale proprio al punto «rent» di Coe, qui aveva lasciato le sue scarpe e le sue cose. Verso le ore 18 il proprietario del noleggio, visto che M.V. non era rientrato, era già notte ed aveva lasciato le sue cose nel negozio, ha giustamente pensato di allertare i soccorritori della polizia che osservano e controllano proprio quell’area.
In preallarme anche il 118, a passo Coe altitudine di circa 1.700 metri il termometro segnava meno 15 gradi ma non solo, a tratti verso le «buse» del Maggio c’erano anche banchi di nebbia.
Il soccorso è durato parecchio, i poliziotti hanno ripercorso i 40 chilometri dei vari anelli finché, grazie all’intuito, sono riusciti a localizzare lo sfortunato fondista che stava vagando sotto le guglie della montagna. Aveva completamente perso l’orientamento ed era vestito con una tutina da sci nordico ed il freddo, nonché la nebbia fitta, erano in quel luogo ed in quel momento particolarmente intensi.
L’amante dello sci di fondo è stato recuperato: era fuori racciato, stremato e provato dal freddo gelido. Distava dalla partenza circa 15 chilometri.
Immediatamente è stato soccorso e subito caricato sulla motoslitta e coperto con un telo termico.
A Passo Coe c’era sul piazzale un’unica automobile in sosta ed era proprio quella dello sfortunato sciatore.
I soccorritori lo hanno portato al rifugio «Osteria Coe» dove si è scaldato e si è rinfrancato bevendo una cioccolata calda. Un episodio da raccontare, perché con il freddo di questi giorni causato dal Burian, il vento gelido che soffia da Nord-Est, la notte che scende velocemente, la possibilità che i locali pubblici del passo siano chiusi.
V.M. ha corso un serio pericolo. Il consiglio dei poliziotti è di non attardarsi molto, di sciare possibilmente in compagnia e di non pretendere prestazioni da campioni perché con il freddo la dispersione termica del corpo porta a consumare molte più energie.
Un’avventura finita bene grazie all’attenzione del noleggiatore ed al soccorso piste della polizia di Stato che ha effettuato una ricerca in lungo ed in largo per oltre 45 chilometri.