Parole, colori e disegni per spiegare il cancro
Un albo illustrato a misura di bambino
Poco più di due anni fa raccontavamo la storia di Ierma Sega, giornalista e narratrice premiata ad Aviano per il racconto presentato nell’ambito del concorso artistico letterario «Espressioni di cura», indetto dal Centro di riferimento oncologico. Era uno scritto che nasceva da un’esperienza fatta sulla sua pelle, quella del cancro. Quando nel novembre del 2013 si è trovata a fare i conti con questo ospite indesiderato ha subito immaginato un libro colorato che la aiutasse a spiegare ai suoi figli quello che stava vivendo. Ma non c’è nulla di questo tipo sul mercato italiano. Fino ad ora, perché quell’albo illustrato che dà voce ad un bambino che affronta a sua volta la malattia della madre sta prendendo forma. Dopo due anni di lavoro il racconto scritto da Ierma Sega si è intrecciato con le immagini realizzate dall’illustratrice Michela Molinari.
In molti hanno partecipato a questo progetto: «Tutti i materiali - spiega Ierma Sega - sono stati condivisi con varie persone: professionisti della sanità, psicologi, insegnanti, genitori, bambini e un sacco di persone consapevoli ed inconsapevoli della realtà della malattia». A loro è stato chiesto un punto di vista, ma molte altre persone ora potranno sostenere il progetto finanziandone una parte, anche piccola. Le due autrici, infatti, hanno scelto di aprire un crowdfunding. «Michela ed io ci crediamo tantissimo e siamo state rafforzate da tante condivisioni e tanti appoggi dentro e fuori il mondo della malattia», continua la narratrice. «Ci crediamo e vogliamo autofinanziare il nostro progetto anche perché in Italia un certo tipo di editoria non ha la strada facile: gli editori di illustrati per ragazzi spesso prendono i successi dall’estero, per poi tradurli e portarli in Italia. Questa modalità del crowdfunding, letteralmente finanziamento collettivo, diventa invece un modo per coinvolgere un maggior numero di persone possibile». L’albo verrà realizzato in varie edizioni linguistiche: in italiano, tedesco, inglese e ladino. «Vogliamo che questo libro, che per noi è uno strumento, riesca a raggiungere il maggior numero di persone possibili. Si presenta come un libro ma non è solo questo: è un sostegno, un abbraccio, una condivisione, un modo per avvicinarsi alle persone e sostenerle in questo. Aiutarle a non rimanere senza parole in un momento che ti può capitare nella vita e in cui non puoi rimanere senza parole perché i bambini hanno sempre bisogno di spiegazioni. A maggior ragione di fronte ad una situazione difficile».
Il libro s’intitola «La pazienza dei sassi». Ed i sassi, proprio come molti altri oggetti, rivestono un significato speciale che rimbalza tra le parole e le immagini. «I quattro sassi rappresentati in copertina esemplificano le quattro cure a cui si deve sottoporre la mamma malata di cancro protagonista della storia. All’interno ogni volta che finisce una cura, la famiglia toglie un sasso e mette una piantina nel vaso attorno a quel divano rosso che è il cuore della casa, il centro del racconto». Il libro pare parte da un’esperienza personale, «la scrittura non è autobiografica però», precisa Ierma Sega. «Ha un finale aperto, ha degli elementi che riconducono alla mia famiglia ma non è ambientato in un luogo preciso. È la vita di una famiglia qualunque, vista con gli occhi e raccontata con il linguaggio di un bambino. Perché un altro bambino che si trovi a vivere questa storia non si senta solo». Dopo l’apertura del crowdfunding sul portale indiegogo (9 aprile) l’albo illustrato e il progetto verranno presentati a Rovereto e a Trento. Altri informazioni si trovano sulla pagina Facebook «lapazienzadeisassi».