Una nuova mostra sulla Grande Guerra a Nogaredo

Nella Sala delle vele di palazzo Candelpergher, a Nogaredo, è stata inaugurata mercoledì 25 aprile la mostra «Confini di guerra: Testimonianze fotografiche e documentarie della Destra Adige e di Sasso, Nogaredo 1914-1918».
Allo scadere del centenario della Grande Guerra, la mostra conclude il percorso di ricerca avviato ancora nel 2014 dal «Circolo ricreativo, culturale e sportivo di Sasso» in collaborazione con l’associazione «La Grottesca». Scopo del progetto era la valorizzazione dell’album fotografico del sergente Frantisek Prochaska, di stanza a Sasso presso casa Martinelli, e del diario di memorie della ventiquattrenne Assunta Dorigotti, sfollata in quegli anni a Patone con la famiglia.
 
Si tratta di due storie che si incrociarono nello stesso lembo di terra al di là del confine e di due fonti originali presentate per la prima volta integralmente in un catalogo dedicato. Le fonti del volume, raccolte grazie alla disponibilità delle famiglie Martinelli e Dorigotti e del Museo Storico del Trentino, costituiscono l’occasione per ricostruire una «storia dal basso» dei paesi che vennero risparmiati dallo spopolamento poiché situati nelle retrovie del fronte di guerra.
 
Testimonianze di vita civile sorprendenti se confrontate ai consueti documenti di trincea, che offrono narrazioni personali inedite sugli eventi e sul paesaggio lagarino negli anni del conflitto. E che fanno riflettere sul concetto stesso di confine e di confino, al di là del quale si presentavano sotto i bombardamenti speranze, paure e una «normalità» terribile in cui sono immersi questi sguardi.
Per l’occasione, tutto il piano terra del Comune è stato trasformato in un museo. Dopo i saluti istituzionali da parte dell’assessore alla cultura di Nogaredo Alberto Scerbo e degli organizzatori, il curatore Osvaldo Maffei e Faviana Zandonai dell’associazione Calendimaggio, Gabriele Galli e Alessandro Andreolli de «La Grottesca» hanno presentato il progetto, animato dalla letture di alcune pagine del diario di Assunta Dorigotti (con la voce di Fosca Leoni) e dalle musiche della scuola Jan Novak. 
 
La mostra rimarrà invece aperta al pubblico fino al 12 maggio.

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