Folgaria, sindaco e vicesindaco sotto inchiesta della Procura
Già c’erano le beghe politiche. Già c’era quel groviglio di rapporti non sempre facili tra le istituzioni economiche, su tutte Folgaria ski e Apt e l’amministrazione comunale, che solo di recente - e in superficie - sembrava essersi normalizzato.
Adesso a mettere il naso sull’altopiano di Folgaria è la procura di Rovereto, con un fascicolo che tocca temi delicati come le nomine di consulenti, la scelta sul management «politico» dell’azienda di promozione turistica e l’iter di gestione di alcune pratiche edilizie, passando pare persino da una conversazione registrata.
Qualche giorno fa è stato notificato ai legali di fiducia un avviso di chiusura indagini: due gli indagati, il sindaco Walter Forrer e il suo vice Arcadio Gelmi . Entrambi per l’articolo 319 quater del codice penale, quello che riguarda l’«induzione indebita a dare o promettere utilità». Al centro di tutto, i rapporti tra amministrazione, Folgaria ski e Apt.
Strettissimo il riserbo del sindaco Forrer, che ieri non siamo riusciti a sentire, e del suo legale, l’avvocato Mauro Bondi. Quanto all’avvocato Francesco Maresca, che tutela gli interessi di Gelmi, si limita a dire che «il mio cliente è convinto di aver agito per il meglio e nei limiti del suo mandato». La stessa cosa che ribadisce Gelmi: «Ora gli avvocati vedranno gli atti, dal punto di vista difensivo saranno loro a parlare - spiegava ieri al telefono - Mi sembra però che i fatti di cui si discute siano già stati chiariti dal Tar».
È solo una chiusura indagini, tecnicamente nulla dice sul futuro del procedimento: ora le difese hanno 20 giorni di tempo, se lo ritengono necessario, per depositare memorie o sottoporre i clienti ad interrogatorio. Solo poi, in realtà, l’ufficio inquirente - l’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Aldo Celentano - valuterà se chiedere il giudizio o al contrario presentare al Gip una richiesta di archiviazione. Ma questo passaggio, per quanto interlocutorio, è facile immaginare che farà rumore. Anche perché già i sussurri erano cominciati, e da parecchio, su un altopiano dove qualsiasi cosa può dare fiato alla strumentalizzazione politica.
Pochi sono i dettagli che trapelano, in queste ore. Quel che sembra chiaro, è che tutto sia partito da un esposto, presentato in procura oltre un anno fa, da Dennis Rech , presidente di Folgaria Ski. Da lì però l’indagine è andata avanti da sola. In sintesi, par di capire che quel che vuol comprendere la procura è se dal Comune siano partite pressioni indebite su Folgaria ski e Apt per determinate scelte riguardanti la governance. Tutto è legato alla nomina di un consulente in Folgaria Ski e alla richiesta di rinnovamento nel Cda dell’Apt, che il Comune rivendicava. E fin qui nulla di che: lo stesso Forrer non ha mai fatto mistero di sperare, dopo le elezioni comunali che avevano dato un segnale preciso di cambiamento, in un rinnovamento della governance. Quel che la procura vuol valutare è se per cercare di ottenere questi risultati siano stati usati metodi illeciti, vincolando a questi temi atti dell’amminstrazione legati al sostegno della Folgaria Ski o alla gestione di alcune pratiche di abuso edilizio. Il riferimento è evidentemente alle baite sulle piste da sci, protagoniste nell’inverno scorso del dibattito politico, con tanto di sentenze del Tar.
«Siamo stati avvisati dai nostri avvocati - spiega Gelmi - e non sappiamo ancora nulla, perché non abbiamo letto gli atti. Sappiamo solo dell’esposto, che faceva una cronistoria un po’ confusa delle vicende dell’altopiano, legate agli abusi edilizi. Ma l’abbiamo ribadito tante volte: quell’iter era tecnico, non potevamo fare nulla di diverso. E poi credo che le sentenze del Tar, che hanno dato ragione all’amministrazione comunale, rendano tutto un po’ superato. Ma aspettiamo di vedere gli atti. Dev’esserci anche una registrazione, non so quanto tagliata, fatta a nostra insaputa».
Comunque vada la vicenda, questo dettaglio da solo la dice lunga sul clima da quelle parti.