L'invasione della zanzara tigre
Brutte notizie in vista dell’estate: le zanzare sono in aumento. A dirlo è il monitoraggio che viene effettuato a Villa Lagarina. Continua infatti l’impegno del Comune di Villa che, assieme alla Fondazione Museo Civico di Rovereto, monitora e contrasta la diffusione della zanzara tigre. Lo fa anche grazie al lavoro di Elisa Veronesi, giovane universitaria selezionata dal Comune e assunta dalla Fondazione per raccogliere e cambiare le astine di legno posizionate nelle 22 ovitrappole presenti sul territorio comunale: 11 a Villa Lagarina, 6 a Pedersano, 4 a Castellano, 1 a Cei. Ben 11 di queste si sono già rivelate positive, con presenza di uova talvolta anche massiccia. Ma il picco sarà a luglio e agosto. Si è già svolto il primo ciclo anti larvale: un’operazione eseguita da una squadra specializzata che deposita un larvicida biologico in tutte le caditoie stradali. Resta indispensabile l’impegno di ogni cittadino per evitare, nelle proprie aree private, i ristagni d’acqua o comunque trattarli coi prodotti antilarvali. È infatti proprio nell’acqua stagnante che le zanzare trovano l’habitat ideale per depositare le uova.
Sono 9 i comuni che affiancano la Fondazione in questo impegno: Rovereto, Ala, Avio, Besenello, Calliano, Isera, Mori, Villa Lagarina, Volano. Il Museo riferisce che, nella sesta settimana di monitoraggio del 2018, lo stato di infestazione è piuttosto esteso: il 60% delle ovitrappole è risultato positivo, un dato che si rivela in linea con quanto registrato nell’analogo periodo dello scorso anno. A risultare più elevato è invece il numero medio delle uova contate al microscopio da Federica Bertola e Elena Tonelli, con la consulenza tecnica di Maurizio Magnani; responsabile del progetto è Gionata Stancher. Il dato è legato al numero di precipitazioni molto al di sopra della norma: fenomeno che attiva i «microfocolai».