Terragnolo, chiuso l'ultimo market
Dop il brindisi con i clienti questa mattina, un po’ a malincuore, l’ultimo saluto a quello che per 18 anni è stato un punto di riferimento vitale per tutti gli abitanti di Zoreri. La titolare Katia Tagliani, dal 2000 dietro il banco del piccolo multiservizi, lascerà l’attività, l’unica a servizio del paese. Una scelta non certo facile, ma meditata a lungo.
«Dopo 18 anni - ha scritto Katia in una lettera ai suoi compaesani - ho preso la difficile decisione di chiudere il negozio per intraprendere un nuovo lavoro e una vita diversa. So che non tutti capiranno questa scelta, ma tengo a precisare che anche per me non è stato facile. Approfitto per ringraziare tutti i miei clienti che in questi anni hanno contribuito costantemente a far funzionare il negozio, dimostrandomi tanto affetto. Mi auguro al più presto venga riaperto con un’altra gestione perché la popolazione ne ha bisogno. Grazie a tutti, Katia». Fortunatamente, qualcosa si è mosso. Qualche settimana fa, infatti, presso la sede della Pro loco, la comunità si era riunita per far fronte all’imminente chiusura, ponendo l’attenzione sulla lenta agonia dei piccoli negozi di montagna. Una montagna marginale, a rischio spopolamento e spesso dimenticata dalle istituzioni. Eppure così decisa a resistere, nonostante tutto. Il Comune di Terragnolo, dal canto suo, nei giorni scorsi ha pubblicato un avviso di manifestazione d’interesse. E qualche proposta è arrivata. L’auspicio della popolazione di Zoreri e delle altre frazioni del «quartier de dentro» (Baisi, Soldati, Campi e Incapo), un centinaio di anime in tutto, è quello che il minimarket riaccenda la luce grazie a una famiglia del posto già entro un paio di mesi. Anche perché, sottolinea Katia, oltre a garantire i beni di prima necessità, il piccolo negozio rappresenta soprattutto un importante presidio sociale contro la solitudine e lo spopolamento.