Gli alberi diventano sottopiatti
L’iniziativa è nata su un’idea di Francesco Rech,titolare dell’omonima segheria a Morganti. Andiamo per ordine: il giorno 29 ottobre scorso un forte uragano, con vento che superava anche i 200 chilometri orari, ha divelto in maniera evidente migliaia di piante della foresta cimbra. Un danno enorme, non ancora perfettamente quantificabile.
«È cambiato anche il paesaggio, piante secolari si sono arrese alla furia del vento e sono state spezzate o sradicate come fuscelli», riporta Rech.
Ci sono decine e decine di sentieri da ripristinare, da riattivare anche in funzione della stagione estiva che vede la sentieristica degli altipiani essere utilizzata per gli amanti delle escursioni, del trekking e del mountain bike. Ma come contribuire alle spese? «Vendiamo delle rotelle che riusciamo a ricavare dalle piante divelte», suggerisce Rech. L’idea è di quelle che coinvolgono il tam tam e dai Morganti si propaga su tutta l’Alpe Cimbra, subito si attivano i volontari del Gruppo Giovani di San Sebastiano che coinvolgono gli operatori (esercenti ed albergatori) ed in tempo record, online, sono state piazzate 1.000 rotelle da utilizzare come sottopiatti. «Non pensavamo ad un successo del genere», sostiene Simone Cuel, presidente del gruppo. Tutta l’operazione avrà come cappello gestionale la Pro Loco di Nosellari e Oltresommo, i fondi che arriveranno dalla vendita dei suppellettili saranno investiti nel recupero di muretti a secco, nel riordino dei sentieri. L’iniziativa proseguirà a step, questo dovrà trovare compimento per la consegna delle rotelle entro l’anno, altre offerte seguiranno in primavera ed in estate, da sottolineare come la segheria Rech abbia messo a disposizione gratuitamente il lavoro e l’opera.
La prenotazione delle rotelle si può fare online su sito della Pro Loco di Nosellari Oltresommo. Un piccolo grande gesto dal significato che va oltre il ricavato, che certamente non sarà enorme, ma che in prospettiva indica la strada da seguire per poter far fronte con intelligenza e creatività alla fase di recupero della maggior parte di piante divelte dal maltempo. Un atto d’amore verso questo territorio che quotidianamente ci racconta la sua storia e ci mette in tasca la sua incommensurabile bellezza.