Aggredito da due cani nelle campagne Paolo Franchini, 56 anni, ferito al braccio
Aveva appena notato che il suo cane, un meticcio femmina nero di media taglia, si comportava in modo strano: correva avanti e poi si guardava le spalle sulla via del ritorno dalla consueta passeggiata serale nelle campagne di Calliano. Ma non ha fatto in tempo a realizzare ciò che stava per accadere e a trovare una via di fuga, per l’animale e per sè, perché pochi attimi dopo si è ritrovato con un cane dal pelo scuro che si stava scagliando contro la sua cagnetta e con un altro che, poco dopo, lo ha raggiunto e morso ad un braccio.
È finita così, giovedì sera in via dei Voi a Calliano, la serata di Paolo Franchini, 56 anni, e della sua amica a quattro zampe: su un’ambulanza di Trentino emergenza che lo ha portato in ospedale per curare le ferite provocate dai denti dei due cani che li li hanno aggrediti.
Paolo Franchini è uno dei fondatori del gruppo «4 zampe pulite», collabora con la sua amministrazione in paese per organizzare iniziative che coinvolgono i padroni dei cani, tra le quali la riuscitissima uscita per pulire gli escrementi della zona. Ma il gruppo ha anche lo scopo di allertare i proprietari in caso di bocconi avvelenati, di collaborare insieme quando un cane si smarrisce o, in questo caso, di avvertire della presenza di animali che, come nel suo caso, sono scappati al controllo del padrone diventando pericolosi.
«Erano all’incirca le 20.30», racconta Franchini il giorno dopo ancora dolorante e provato dall’accaduto. «Io abito nella parte nuova di Calliano, una zona residenziale molto tranquilla. Basta attraversare la strada per trovarsi immersi nei vigneti della Vallagarina che, con il benestare dei proprietari dei terreni, sono la meta delle nostre passeggiate per noi che abbiamo cani. C’è un giro consueto che uno fa e ieri (giovedì per chi legge, ndr) sulla strada del ritorno ho visto che il mio cane era guardingo.
Continuava ad accelerare ed a guardarsi indietro. Di solito non lo fa, se non si sente in pericolo. A quel punto mi sono girato ed ho visto un cane nero, che ho riconosciuto perché già segnalato qui in paese per episodi simili a quello che è accaduto a me. Il mio istinto in quel frangente è stato quello di prendere il cane in braccio, perché non aveva via di fuga. Era al guinzaglio e si poteva incastrare tra i vigneti fuggendo da solo. L’ho preso in braccio mentre il cane che stava arrivando lo stava sorprendendo da dietro e con le gambe ho cercato di mandarlo via, anche se non volevo fargli male. Forse quello è stato il mio errore. Mentre gridavo aiuto è arrivato un altro cane, bianco. È stato quest’ultimo ad azzannarmi il braccio ed in quel momento ho perso l’equilibrio. Siamo caduti sia io che il mio cane. Dopo qualche secondo che è sembrato interminabile la mia cagnetta è riuscita a divincolarsi da me ed a scappare via ed è arrivato il proprietario dei cani».
Paolo Franchini era ferito, iniziava a fare buio ed era ancora abbastanza lontano da casa. Anche se il proprietario dei cani che lo hanno aggredito stava arrivando per richiamarli, lui è corso via.
«Ho preso a correre perché sentivo il sangue sul braccio ma non sapevo che ferite avevo ed il mio cane ormai era avviato a casa. Sono riuscito ad arrivarci anch’io, nel panico, ed i miei vicini hanno chiamato il 112». I sanitari arrivati con l’ambulanza gli hanno curato le ferite sull’avambraccio sinistro e poi lo hanno accompagnato in pronto soccorso per le suture. Anche il cane è rimasto ferito, anche se non in modo grave. Ma oltre alle ferite quello che rimarrà è la paura di quel momento o di ripetere un incontro simile.