A Chiusole residenti al lavoro per sistemare il parco giochi
«In una società dove tutti vivono virtualmente, un luogo d’incontro come il parco è davvero prezioso». Arturo Gasperotti, vice sindaco di Pomarolo, commenta così il lavoro dei residenti del piccolo paese di Chiusole che si sono rimboccati le maniche per sistemare l’area verde della loro frazione. Il Comune ci ha messo il materiale e loro la manodopera, ma soprattutto l’entusiasmo di portare avanti un progetto di questo tipo a vantaggio non solo di chi vive qui ma anche dei tanti che usufruiscono del parco per feste e pic nic.
«L’idea è nata da una chiacchiera fatta assieme parlando dei problemi del patrimonio del nostro comune, soffermandosi su cosa si può fare e cosa no» racconta Gasperotti. In mancanza di grandi risorse e soprattutto con la burocrazia che sta dietro ad ogni progetto, anche il più piccolo, per i piccoli paesi è sempre più difficile perfino solo mantenere il patrimonio che hanno. «Con un gruppo di volonterosi che si sono fatti avanti, un gruppo spontaneo di residenti, abbiamo fatto il punto a maggio scorso: “noi come amministrazione ci mettiamo i materiali e voi la manodopera”, ci siamo detti». A passare dalle parole ai fatti non ci è voluto poi molto.
«Abbiamo iniziato con il rifacimento delle strutture in legno, che abbiamo acquistato come amministrazione insieme al colore per tinteggiare i giochi. Ma abbiamo anche in programma di ampliare il parcheggio rifacendo la staccionata e di rifare in parte l’illuminazione.
Quest’area infatti è utilizzata moltissimo da chi fa feste, non solo gente di Chiusole e in questo modo si potranno accendere autonomamente i lampioni e doteremo il parco di una presa a norma per utilizzare anche il grill. Del resto da quando l’autostrada ha realizzato la barriera antirumore e la strada non passa più per il paese questa è diventata un’oasi di pace.
Abbiamo messo anche un recinzione in più per i bambini, che possono giocare qui tranquillamente senza pericoli».
Non è la prima volta che l’amministrazione collabora con associazioni o gruppi spontanei a Pomarolo: «Va avanti da tre anni e inizia a dare i suoi frutti - aggiunge il vice sindaco - perché per i comuni intervenire sul patrimonio diventa un lavoro enorme. Se c’è ci è disposto a prendersene cura noi forniamo i materiali e di volta in volta facciamo un incontro per pianificare».
A Chiusole, paesino di ottanta anime, il gruppo spontaneo è formato da abitanti giovani. Qui sono venute a vivere infatti una decina di famiglie con figli età scolare. «Grandi opere nei comuni come il nostro se ne fanno poche, la scommessa sarà mantenere quello che abbiamo. Queste però, come il rifacimento del parco, sono le più importanti perché sono vissute dalla gente».
Anche il risparmio in termini di spesa per le casse pubbliche è considerevole: «In tutto abbiamo speso circa 3 mila euro di materiali. Se avessimo dovuto farlo come Comune con un appalto per assegnare il lavoro ad una ditta avremmo speso 6 mila euro. Si risparmia almeno la metà. Senza contare il fatto
una giornata di lavoro in meno per i nostri operai è altrettanto importante per noi».
Lo stesso è stato fatto due anni fa a malga Pulzon con gli amici di Servis: «In quel caso abbiamo restaurato un’intera baita ed ho calcolato un risparmio del 60%».