Coronavirus, fuga in auto per vedere la fidanzata
Stava andando dalla fidanzata a Rovereto in auto ma quando, nei pressi del ponte di Ravazzone, ha visto la pattuglia del commissariato di polizia che controllava il rispetto delle disposizioni per il contenimento del Covid 19, l’uomo ha fermato l’auto, una Fiat Punto, ha ingranato la retromarcia e, in contromano, a tutta velocità, è tornato verso Mori, da cui proveniva, con una manovra a dir poco azzardata e pericolosa, che solo per lo scarso traffico presente non ha avuto conseguenze ben peggiori.
Insomma, una fuga da panico, conscio che, non avendo giustificati motivi per spostarsi (e men che meno per entrare in altro comune), non sarebbe sfuggito ad una denuncia.
Il giovane alla guida, dopo il repentino dietrofront, anziché proseguire sulla statale rivana ha invertito nuovamente il senso di marcia e ha proseguito ad alta velocità verso la località Seghe, cercando di far perdere le proprie tracce nelle stradine di campagna. La volante del commissariato di polizia, che si era messa all’inseguimento, ha però avvistato la Punto in fondo alla rampa di un garage di una villetta. Quando gli agenti si sono avvicinati, hanno trovato il guidatore nascosto ed accucciato sotto i sedili.
L’uomo ha provato ad accampare scuse per giustificare l’atteggiamento scriteriato. Ha raccontato ai poliziotti di essersi messo in macchina perché voleva andare a trovare la fidanzata a Rovereto ma, alla vista della polizia, si è spaventato ed è scappato. Una scelta che gli costerà cara perché, oltre alla denuncia per violazione delle norme per il contenimento della diffusione del coronavirus, gli è stata contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale.