Anche gli Altipiani Cimbri vogliono i limiti di velocità per "frenare" i motociclisti
L’altopiano di Folgaria è stato escluso dal recente giro di vite della Provincia sull’ ”invasione” delle strade di montagna trentine da parte di motociclisti indisciplinati - per la maggior parte da fuori provincia - che sfrecciano sui tornanti come se fossero in gara, mettendo a rischio la propria incolumità e quella altrui.
Ma un numero crescente di motociclisti, soprattutto nel fine settimana, si dà appuntamento lungo le strade dell’Alpe Cimbra. I luoghi più vocati al rombo delle due ruote sono passo Vezzena, passo Coe, Passo Sommo, Passo Valbona/Toraro, Carbonare, Lusern, Lavarone e Folgaria. «È da anni che chiediamo più controlli sulle nostre strade, e l’applicazione di un limite di velocità per le motociclette. Il problema è grave. Abbiamo appreso dalla stampa che le strade degli Altipiani non sono oggetto del nuovo limite di velocità previsto dalla Provincia. Noi lamentiamo il problema della velocità delle moto sulla Ss349, Ss350 e passo Vezzena con pericolosi attraversamenti nei paesi. Problema ora aggravato anche dalla presenza di numerosi camion che da tempo chiediamo di limitare. Chiediamo alla giunta provinciale l’inserimento anche delle nostre strade nel provvedimento ed un’azione di maggior controllo e limitazione della velocità, come succede in altre zone del Trentino» dichiara il sindaco di Folgaria Michael Rech.
Sulla problematica è intervenuto anche il suo collega di Lavarone, Isacco Corradi. «Condivido quanto affermato da Rech. Apprendiamo che le nostre strade non sono tra quelle interessate da queste limitazioni. Avendo più volte segnalato il problema mi associo nel chiedere alla giunta una rivalutazione della situazione degli altipiani fino al passo Vezzena. Non credo che si risolverà il problema, perché già nei centri abitati, vedi Gasperi e Gionghi, la velocità massima non viene rispettata. In ogni caso è opportuno che venga rivalutata la pericolosità della nostra strada. Bisogna anche intensificare i controlli».
I motociclisti che girano sulle arterie dell’Alpe, ma anche a Terragnolo ed in Vallarsa, viaggiano quasi sempre a velocità sostenuta. «Non siamo contro i motociclisti, anzi sono i benvenuti, desideriamo però che le nostre arterie non si tramutino in piste per gareggiare. La sicurezza deve essere un diritto di tutti e per tutti», dicono gli operatori turistici.
La consigliera provinciale Lucia Coppola ha interrogato la giunta sul tema: «L’ente ha disposto dal 25 luglio, lungo alcuni itinerari montani, il limite massimo di velocità dei 60 all’ora. In alcuni tratti il limite riguarda tutte le categorie di veicoli e in altri i soli motocicli. Condivido l’obiettivo questa proposta che mira a ridurre il numero degli incidenti stradali. Le nostre strade, nei periodi estivi, sono trafficate e troppo spesso scambiate per circuiti.
Bene quindi i limiti di velocità senza dimenticare i controlli capillari sulle strade. Tra le tratte stradali alle quali saranno applicate le nuove disposizioni non figurano purtroppo la strada della Fricca, l’area di Folgaria e tutto l’Altipiano di Folgaria e Lavaraone fino a Passo Vezzena. Anche queste sono strade di montagna, strette, frequentatissime dai motociclisti».
Coppola chiede quindi alla giunta provinciale se intende prendere in considerazione, vista la pericolosità dei tratti stradali, molto trafficati nel periodo estivo, di estendere la limitazione della velocità anche a tutta la zona della Strada della Fricca e degli Altipiani di Folgaria.