Resta ricoverato, ma non più in pericolo di vita, l'uomo morso da una vipera
Migliorate le condizioni di Alfredo Maffei: era stato colpito nei campi davanti a casa sua a Savignano, decisivo l’intervento dei soccorsi con il siero anti-veleno
POMAROLO, Resta ricoverato al Santa Chiara, ma è fuori pericolo Alfredo Maffei, l'uomo di 56 anni morsicato l'altro giorno da una vipera. La tempra dell'uomo è stata sufficientemente forte per vincere il combinato del veleno del rettile e del siero antiveleno somministrato dai sanitari di pronto soccorso.
L'attacco del rettile si è verificato verso le 15.30 di venerdì pomeriggio a Savignano, dove Maffei stava coltivando il suo appezzamento di terreno, che si trova proprio sopra la sua abitazione, sulla strada per Servis. Il morso della vipera, molto doloroso, è arrivato all'improvviso, sul piede. Nonostante lo choc ed il dolore, l'uomo ha avuto la prontezza di riflessi di avvisare lui stesso i soccorsi, al numero unico per le emergenze 112.
L'intervento degli operatori di Trentino Emergenza dall'ospedale di Rovereto è stato immediato. Sul posto si sono portati l'ambulanza e l'auto medica. I soccorritori, giunti sul posto, hanno stabilizzato il paziente prima di caricarlo e trasportarlo in codice rosso all'ospedale di Trento, dove Maffei è giunto in condizioni molto serie, al punto da essere ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva.
Reparto che nei prossimo giorni potrà lasciare, prima di fare ritorno a casa, dove la famiglia, gli amici e la comunità lo attendono.
Maffei è del resto molto conosciuto, e non solo in paese. Da diversi anni infatti è il cuoco della casa di riposo di Nomi Opera Romani, una struttura d'eccellenza anche per quanto riguarda i pasti serviti agli anziani ospiti. Anche la moglie lavora lì e la coppia ha due figli.