Il pastificio Bertagni di Avio cerca 35 operai e manutentori: il 22 ottobre «open day» per il reclutamento
Alla ex Paf si amplia la produzione con una quarta linea: in pochi anni si è passati da 10 a 250 addetti, il requisito è accettare il lavoro su turni ed anche festivo
AVIO. Ha tutta l'intenzione di continuare a crescere il pastificio Bertagni, impresa nata a Bologna nel 1882 e oggi con sede nel vicentino, che nel 2017 ha puntato su Avio per espandere la sua produzione di tortellini e di ravioli. Tenendo fede all'intesa con Trentino Sviluppo e Provincia, la società assumerà 35 nuovi addetti portando a 100 il personale impiegato in Vallagarina.
Nella fabbrica ex Paf la ricerca di lavoratori coincide col completamento della quarta linea produttiva. «Negli ultimi 40 mesi l'attività di produzione nello stabilimento di Avio, fra Trentino e Veneto, è cresciuta molto anche grazie al potenziamento delle linee produttive e agli investimenti in sistemi ad alta tecnologia. Il mercato non ha subito rallentamenti per la pandemia, anzi è cresciuto in modo importante, anche e soprattutto all'estero. Per sostenere la crescita dello stabilimento trentino cerchiamo 35 nuovi operatori e manutentori» annuncia l'azienda, che aprirà le sue porte per farsi conoscere e conoscere i pontenziali nuovi lavoratori il 22 ottobre alle 17.30, in un open day cui iscriversi entro giovedì 21. Nello specifico, Bertagni 1882 intende occupare 4 manutentori elettromeccanici esperti, ruolo che prevede, dopo un percorso d'inserimento, attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quella programmata. I requisiti sono diploma a indirizzo elettrico, elettrotecnico ed elettromeccanico, la residenza o domicilio vicino ad Avio e la piena disponibilità a svolgere il lavoro su turni, incluso il notturno.
Titoli preferenziali per l’assunzione, le patenti gas tossici e di conduzione impianti a vapore, la conoscenza d'impianti frigo e di depurazione e gli attestati di formazione antincendio e squadra emergenza. Le competenze pregresse includono tra l’altro esperienze in campo elettrico, meccanico, elettronico, buona abilità nell'utilizzo di sistemi informatici e nell'interrogazione impianti dotati di Plc e interfaccia Toch.
Il grosso delle posizioni concerne però 30 operai da inserire nei reparti formatura, cucina, camera bianca, cartonamento e rilevamento merci. «Non è richiesta un'esperienza lavorativa specifica, sono requisiti indispensabili disponibilità al lavoro su turni e al lavoro festivo, propensione al lavoro di gruppo, buone capacità di analisi e propensione alla risoluzione dei problemi, tenacia nel conseguimento degli obiettivi. L'azienda è dotata di professionalità e personale in grado di attivare percorsi di formazione e supporto ai candidati per il conseguimento della qualifica professionale».
Offre un primo contratto in somministrazione, col contratto nazionale industria alimentare, per un periodo di tempo limitato, per poi stabilizzare la posizione lavorativa.
Bertagni è passata dal 2002 ad oggi da 10 a 250 dipendenti, da realtà artigianale a industria. Oggi è un colosso nel settore della pasta fresca, seconda in Italia con un fatturato annuo di oltre 100 milioni di euro e alle spalle Ebro Foods, multinazionale spagnola tra le più importanti nella produzione di riso, salse, paste fresche e secche.
A Borghetto il porte aperte sarà l'occasione per conoscere lo staff e consegnare i curriculum vitae. «Con questa iniziativa vogliamo mostrare a tutti di che “pasta” siamo fatti: i nostri dipendenti, accompagnati dal presidente e dall'amministratore delegato di Bertagni 1882, Antonio Marchetti e Enrico Bolla, presenteranno l'azienda e le linee produttive», rispondendo a tutte le domande sull'attività, la vita nello stabilimento e i benefit previsti.
Come ricorda Trentino Sviluppo, il riavvio delle impastatrici e della prima linea di produzione nella fabbrica, rilevata dopo la chiusura nel 2016 di Malgara Chiara & Forti, è del 2018, dopo un investimento per la ristrutturazione di 4 milioni di euro in un piano di rilancio da 8 milioni. Al tempo il gruppo contava un fatturato di 69 milioni, in crescita del 10% sul 2017. La formula di riattivazione fu il rent to buy, mediante la cessione dello stabilimento da parte di Trentino sviluppo e la possibilità per la ditta di riscattarlo entro 12 anni, poi indirizzato a diventare un contratto di vendita. La seconda intesa della Bertagni con la Provincia ha previsto ulteriori investimenti per 6 milioni di euro.