Va in pensione la prima forestale d’Italia: Sandra Delpero lascia l’incarico dopo 41 anni
I boschi del Trentino sono diventati il suo regno: figura di riferimento per la Bassa Vallagarina è stata la prima custode donna del Bel Paese. È stata assunta il primo maggio 1980
ALA. Il primo custode forestale donna d'Italia, Sandra Delpero della stazione forestale di Ala, è in pensione dopo oltre 41 anni di servizio.Sandra è stata in questi anni una figura di riferimento per il Comune di Ala e per tutto l'ambito silvo-pastorale della Bassa Vallagarina. Unica partecipante femminile e prima classificata nel concorso indetto nel 1979, ha preso servizio l'1 maggio 1980; inizialmente tra le perplessità di amministratori e censiti, visto che l'ambito forestale era considerato come prettamente maschile. La prima impressione era che «sarebbe durata poco».
Invece Sandra è rimasta in servizio fino ad oggi, facendo valere le proprie qualità professionali ed umane e contribuendo di fatto a far vacillare alcuni preconcetti che purtroppo accompagnano le donne nel mondo del lavoro. Ha onorato il ruolo del custode forestale con una conoscenza intima del territorio e dei suoi abitanti, costituendo di fatto un cardine tra l'amministrazione, i residenti, le associazioni e le categorie economiche per tutti quegli aspetti legati al settore. Sue competenze sono state la sorveglianza e la custodia dei patrimoni silvo-pastorali, affiancando il corpo forestale provinciale nelle attività di vigilanza per la tutela e la gestione della fauna e dell'ambiente nonché nel monitoraggio sullo stato dei boschi e del territorio.
Nei primi anni di servizio Sandra non aveva un ufficio, utilizzava la propria automobile privata (sfrecciava su una Fiat 600) e si spostava frequentemente a piedi, vista l'esistenza di poche strade forestali.Nel corso della sua vita lavorativa, spesa tutta nella stazione di Ala, ha visto avvicendarsi sei comandanti (il primo è stato il maresciallo Lino Pruner), una ventina di colleghi (primi colleghi custodi sono stati Aldo Mellarini e Diego Fracchetti), sette amministrazioni comunali.
Delle tre zone di custodia in cui si divide il territorio, la sua è stata la più estesa, spaziando dal torrente Ala a Serravalle, comprendendo le Piccole Dolomiti, val Cipriana e val di S. Valentino. Ma i numeri di Sandra possiamo farli coincidere con quelli di tutta la stazione di Ala negli ultimi 40 anni: ventimila ettari di territorio (dalle Piccole Dolomiti alla Lessinia, dal Monte Baldo alla val d'Adige), quasi 11mila ettari di proprietà pubblica, più di 8mila ettari di bosco, oltre mille ettari di pascolo suddivisi in 36 malghe di cui anche oggi 29 sono monticate, 150 chilometri di strade forestali (nel 2020).Insieme ai colleghi ha gestito gli usi civici di Ala e Avio, due comuni amministrativi con otto diversi catasti, quindici frazioni e 13mila abitanti, assegnando nella sua carriera qualcosa come 250mila quintali di legna.
In collaborazione con i colleghi del corpo forestale e gli altri custodi Sandra ha visto passare oltre 700 lotti uso commercio per un complessivo dell'ordine dei 200mila metri cubi di legname. In 40 anni di servizio ha visto passare migliaia di bambini alle «Feste degli Alberi», contribuendo ad accrescere la coscienza ambientale a diverse generazioni. Numeri impressionanti che sono la sintesi di una vita in divisa. Una vita passata con forte passione e dedizione, d'esempio per tutti, sempre pronta e disponibile ad ogni chiamata. Una vita spesa con l'entusiasmo di chi ama fortemente la propria terra e il proprio lavoro.