Il pet food «made in Trentino», da Volano la sfida per mici e cani, solo carne fresca selezionata
Cinque giovani trentenni, alle spalle famiglie di macellai e commercianti di alimentari: «Sono stati i nostri clienti a spingerci, ci parlavano dei problemi che le crocchette danno ai loro animali. E allora puntiamo sul crudismo sano»
VOLANO. Anche gli animali domestici hanno diritto ad un'alimentazione sana. Perché sono comunque esseri viventi di famiglia, con le proprie fragilità e le proprie magagne. Ecco dunque che riempire la ciotola con cibo che non sia spazzatura o giù di lì è importante. E se a provvedere a questa esigenza ci pensa la terza generazione di due famiglie che, dal 1960, hanno di fatto trasformato il modo di mangiare carne ai cittadini lagarini il passaggio è ancora più interessante.
Il gourmet, chiamiamolo così, per Fido e Fuffi sta già prendendo piede. E nei tre punti vendita di Sant'Ilario, Cornalè e via Abetone arrivano clienti da tutto il Trentino. E la produzione è a Volano, nel nuovo stabilimento che i cinque giovani della «Pet Food Trentino» hanno realizzato in zona artigianale. Un'industria assolutamente familiare, inventata e realizzata dai nipoti dei due nonni che avevano aperto negli anni Sessanta del secolo scorso Superortofrutta e Centro carni Vallagarina ora diventato Mercato Moderno.
Loro sono i fratelli Gabriele e Francesca Tonolli (33 e 31 anni) e i fratelli Matteo, Alberto e Leonardo Calliari (28, 31 e 26). «Se siamo riusciti ad avviare questa impresa lo dobbiamo ai nostri genitori. Senza il loro sostegno non sarebbe mai partito niente».
Adesso, però, ha levato l'ancora e sta seguendo una rotta che si spera porti lontano. «Noi produciamo alimenti per animali di alta qualità. Non sono crocchette ma carni selezionate e conservate con abbattitore ed eliminazione delle cariche batteriche. Abbiamo seguito i consigli dei veterinari e abbiamo la certificazione del ministero».
Ma come è nata l'idea?
«Innanzitutto siamo uniti dalla passione per gli animali e ci teniamo alla loro salute ma, in verità, sono stati gli stessi clienti del Mercato Moderno a spingerci. Comperavano il macinato e ci parlavano, per esempio, dei loro cani problematici, con dermatiti, problemi alle ossa per colpa delle crocchette. E così abbiamo pensato di seguire la dieta crudista, con prodotti di qualità. L'agnello, per dire, viene dalla Val Passiria e mangia solo erba, i polli sono allevati a terra e senza impiego di antibiotici. E poi impieghiamo gli organi degli animali che una volta si vendevano per il consumo, diciamo così umano, ma che adesso vanno poco».
«Trentino Pet Food», insomma, «nasce dall'amore che abbiamo per i nostri cani e dalla volontà di dar loro l'alimentazione migliore possibile. Il nostro obiettivo principale è e sarà sempre quello di soddisfare e salvaguardare il benessere degli animali domestici. Vogliamo creare una valida alternativa al cibo in commercio per poter offrire un pasto sano con un approccio naturale che sia al tempo stesso pratico da somministrare. Essendo attivi da molti anni sul territorio trentino e avendo esperienza nel campo alimentare e della macelleria, abbiamo la possibilità di affidarci a veri professionisti del settore, la collaborazione e il sodalizio creato con fornitori storici fa sì che i nostri punti di forza siano: la conoscenza della materia prima, la possibilità di avere il massimo della qualità dei prodotti e la provenienze certe. Crediamo che la salute del cane e del gatto derivi soprattutto da un corretto comportamento da parte del proprietario e individuare un'alimentazione sana, bilanciata e naturale è essenziale per garantire uno stato psicofisico ottimale negli animali domestici».
Gli amici a quattrozampe, dunque, hanno un alleato in più. «Puntiamo sull'effetto benefico che i principi nutritivi degli alimenti naturali hanno sulla salute. Per questo motivo creiamo dei macinati crudi selezionati, arricchiti con elementi come verdure, erba medica, fieno greco e ribes nigrum».
Nei tre negozi lagarini ci sono dei corner appositi con le confezioni da un chilo o i sacchetti con le monodosi. Ma i prodotti si possono acquistare anche in alcuni punti vendita di Bolzano, Milano, Verona e Vicenza. «Per ora produciamo 30 quintali di carne al giorno».
Possibilità di inserirsi nei grandi circuiti? «Difficile perché questo cibo va spiegato. Se finisce in un frigo di una grande catena in pochi sanno esattamente cos'è. Col tempo però...».
Se l'avventura si dimostrasse vincente, chiaramente, arriveranno dipendenti e assunzioni ma, per ora, i cinque ragazzi camminano un passo alla volta. «Bisogna andare avanti per gradi anche perché in questo periodo è difficile per tutti con i rincari di materie prime ed energia. Ma noi ci crediamo».