L’ultimo atto d’amore di Valentina: espiantati gli organi secondo la sua volontà. Sabato il funerale
Cresciuta in Vallagarina, ha perso la vita a causa delle ferite riportate. Il racconto del fratello della giovane morta nell’incidente la notte di Capodanno: “L’amica che guidava l’auto mi ha chiamato per sapere come stava, le ho detto la verità”. Il papà: “Una ragazza dolce, buona e sensibile”
L'INCIDENTE La tragedia la notte di Capodanno
ROVERETO. Si svolgeranno sabato 7 gennaio alle 10.30 presso la chiesa di Ronconi, nel Veronese, le esequie di Valentina Benedetti Vallenari, la giovane morta la notte di Capodanno in un incidente stradale.
«Valentina non c'è più». Non avrebbe mai voluto, per alcuna ragione al mondo, pronunciare queste poche parole tra le lacrime. Eppure è toccato a lui, ad Alessio Benedetti Vallenari, dare la terribile notizia all'amica che guidava l'auto la notte di Capodanno finita contro un albero e costata la vita a sua sorella. «Dolcezza, sensibilità e bontà erano i tratti identificativi di mia figlia: dobbiamo pensare a qualcosa, a qualche iniziativa per ricordarla per sempre...» aggiunge il papà Luciano.
Una famiglia nel dolore, con la mamma Raffaella Pinter di Ala, che sta vivendo una tragedia immane: perdere la figlia e la sorella a soli 25 anni. Oltre allo splendido ricordo di una ragazza solare, gentile, impegnata nel lavoro e nel volontariato, rimane la consolazione per l'ultimo gesto di amore di Valentina. I suoi organi, secondo la sua volontà espressa ancora nel 2018, infatti sono stati espiantati e salveranno altre persone.
La notizia della tragedia nella notte di San Silvestro a Breonio di Fumane, poco distante da Sant'Anna di Alfaedo sui Monti Lessini dove Valentina viveva in contrada Ceredo, ha suscitato dolore e sgomento in Vallagarina dove la giovane era nata e vissuta per parecchi anni. Valentina era rimasta nella sua Ala con mamma Raffaella fino al termine della scuola superiore all'Opera Armida Barelli (dove aveva scelto l'ambito estetico) per poi andare a vivere a Mori. Due anni fa la scelta di trasferirsi sui Lessini per stare accanto ai fratelli.
«Una brava ragazza e non perché lo dico io... Con lei avevamo un bellissimo rapporto, come del resto con gli altri fratelli e sorelle, che andava oltre gli affetti familiari ma che riguardava anche l'ambito lavorativo - racconta il fratello Alessio e datore di lavoro nella sua ditta di carpenteria in acciaio a Prun -. L'ultima volta ci eravamo visti in ufficio sabato mattina e ci eravamo promessi di rivederci il giorno dopo per gli auguri del nuovo anno. Invece purtroppo è andata come tutti sappiamo. Lo schianto non le ha lasciato scampo, mentre la sua amica al volante (sull'incidente la procura veronese ha aperto un'inchiesta ndr) ricoverata in ospedale l'indomani mattina mi ha chiamato per chiedermi come stava Valentina: non sapeva nulla e ho dovuto dirle io l'amara verità. Anche questo è stato un momento terribile».
Alessio è subissato di messaggi e telefonate a testimonianza delle tante persone che hanno conosciuto e voluto bene a Valentina... «Era una ragazza solare, giudiziosa, che non aveva tanti grilli per la testa e amava divertirsi con giudizio. Era una grande lavoratrice - aggiunge - perché oltre a lavorare in ufficio da me la sera si dava da fare come cameriera. Qualche sua passione? Gli animali, i cani in particolare. Ne aveva salvati dall'abbandono e in casa viveva con una femmina di pit-bull...».
«Cosa vuole che le aggiunga un papà distrutto dal dolore? Che ha avuto una figlia meravigliosa, che ha dato tantissimo non solo alla sua famiglia ma anche al volontariato nelle sagre di paese. Una ragazza così dolce, sensibile e buona - dice papà Luciano - che per quello che ci ha lasciato merita di essere ricordata con qualcosa: ci penseremo più avanti...».
Ed è stata tutta sua la decisione di donare gli organi? «Non mi aveva detto niente prima - conferma - Nel 2018 era andata in municipio per rinnovare la carta d'identità e in quell'occasione aveva sottoscritto la volontà di donare gli organi. L'ho saputo quando è arrivata la comunicazione del ministero della salute».