Edifici abbandonati, le perplessità: «L’ecomostro di Serravalle non doveva diventare una fabbrica?»
Il consigliere provinciale di Onda Filippo Degasperi interroga la Provincia e registra anche il prezzo richiesto per acquistare «il locale commerciale di 4.800 metri quadrati» e le superfici di 2.500 metri quadri per ognuno dei due piani e i parcheggi: 3,2 milioni di euro
L'ANNUNCIO Addio all’ecomostro, al suo posto una fabbrica
IL DIBATTITO Edifici abbandonati: bisogna costruire sul «costruito»
IL PUNTO In Trentino oltre 400 ruderi, il caso degli edifici dismessi
IL PROGETTO "sedotti e abbandonati" quelle ferite nelle comunità
SERRAVALLE. Onda interroga la giunta provinciale sul destino del famoso «scheletro abbandonato dal 2007» di Serravalle, l'edificio costruito lungo la principale arteria stradale della Vallagarina, dopo le notizie trapelate in settembre circa l'arrivo in un nuovo insediamento industriale.
«Quello che era nato come progetto di centro commerciale lungo la Ss12 avrebbe lasciato spazio alla nuova sede della Ufi Filter, azienda leader nelle tecnologie per la filtrazione, dall'aerospaziale alla Formula 1 - spiega il consigliere provinciale Filippo Degasperi - Doveva quindi rappresentare un importante tassello nello sviluppo della Vallagarina visto che il trasferimento dell'azienda avrebbe portato all'immediato raddoppio dei dipendenti (da 25 a 50) solo per cominciare. Industria 4.0 per contenere la fuga dei cervelli e magari contribuire al miglioramento del misero livello dei salari trentini, finiti, con la complicità delle amministrazioni provinciali e la loro (non) gestione dell'autonomia, sotto la media nazionale».
«Tempi stretti, cambio di destinazione da commerciale a industriale già in pista (il riferimento è alla variante al piano stralcio del settore commerciale del Piano territoriale della Comunità di Valle, ndr), tavolo di concertazione previsto tra settembre e ottobre 2023, tutto lasciava presagire un futuro roseo. Tutto eccetto il fatto che ad oggi l'immobile in questione risulta in vendita sul sito di una agenzia immobiliare attiva nel roveretano».
Il consigliere provinciale registra anche il prezzo richiesto per acquistare «il locale commerciale di 4.800 metri quadrati» e le superfici di 2.500 metri quadri per ognuno dei due piani e i parcheggi: 3,2 milioni di euro. «Le immagini - aggiunge nell'interrogazione presentata al neopresidente del consiglio provinciale, l'ex sindaco di Ala Claudio Soini - confermano che l'immobile è proprio quello che dovrebbe passare da commerciale a industriale per ospitare il nuovo stabilimento Ufi Filters e quindi non possono non sorgere perplessità che viste le aspettative nella zona meritano di essere chiarite».
Ad Ala se ne chiacchiera da quando si ipotizzò un abbattimento (luglio 2023). Del resto l'azienda ha una sede poco distante, a Marani, e in quei giorni fu visitata dall'assessore provinciale Achille Spinelli e dal sindaco Soini. Da allora non risulta sia iniziato il «processo partecipativo allargato non solo alle istituzioni ma anche a tutti i portatori d'intesse, associazioni e cittadini».
Degasperi chiede due cose al governo provinciale: «Se risulta che Ufi Filters abbia avviato le pratiche per procedere al trasferimento della sede e quali sono il ruolo della Provincia nonché gli atti adottati per l'operazione; se l'annuncio di vendita della struttura commerciale sia frutto di mancate informazioni e, in caso affermativo, se non sia il caso di invitare gli interessati alla rimozione dello stesso». Per aggiungere altre voci ufficiose: la politica locale mormora di un intervento di Trentino Sviluppo.