«Troppo inquinamento e rumore»: Brentonico dice no al Trentino Rally
L’amministrazione comunale è stata chiara: nessuna autorizzazione al passaggio della seconda edizione della gara, in un territorio sensibile come il parco naturale del monte Baldo. A Mori, invece, la giunta ha dato l’ok, a esclusione dei Verdi che hanno ribadito la loro contrarietà
BRENTONICO. L’amministrazione comunale di Brentonico è stata chiara: «No, nessuna autorizzazione al passaggio della seconda edizione del Trentino Rally».
Un chiarissimo parere negativo motivato, come dice il sindaco Dante Dossi, «dal fatto che le gare producono inquinamento atmosferico e da rumore, dalla consapevolezza che ci troviamo all’interno di un territorio sensibile come il parco naturale locale del Monte Baldo in prospettiva Patrimonio dell’Unesco, dalla coerenza con l’impegno di ridurre le forme di inquinamento anche in virtù della richiesta di una mobilità pubblica sostenibile, vale a dire l’utilizzo di mezzi elettrici o a metano».
Dall’altopiano di Brentonico è stata questa la risposta alla richiesta di autorizzazione e di patrocinio) avanzata dalla Scuderia Trentina, organizzatrice dell’evento previsto per l’autunno. Una contrarietà che ha trovato unanimi consensi all’interno della giunta comunale a differenza di quanto avvenuto a Mori dove la maggioranza (favorevole all’evento) si è divisa senza l’appoggio di “Europa Verde Mori”.
Secondo il programma il Trentino Rally sarebbe entrato nel territorio di Brentonico salendo da Chizzola in località Tragno, per poi arrivare tra Cazzano e Crosano, quindi al bivio verso le Sorne o Brentonico per poi raggiungere Fontechel.
«La nostra scelta contraria è legata all’inquinamento e al rumore come richiede l’agenda 2030. Siamo all’interno del parco del Baldo con una richiesta di riconoscimento da parte dell’Unesco e recentemente - spiega il sindaco Dossi - il consiglio comunale ha approvato una mozione inerente il miglioramento del servizio degli autobus con mezzi non inquinanti. Il diniego rientra quindi in una visione e concezione dell’ambiente che merita sicuramente maggiore attenzione che è quello che vorremmo fare del nostro territorio. La nostra amministrazione non dà quindi la disponibilità ad effettuare il rally per quanto ci riguarda e quindi men che meno la sponsorizzazione di questo evento».
A Mori, invece, le cose sono andate in maniera diversa, visto che la giunta ha dato l’ok senza i Verdi che hanno ribadito la loro contrarietà «ad un evento impattante non sostenibile. è necessario un cambiamento di paradigma nell’organizzazione di eventi che vedono un uso strumentale solo ad interessi di parte e poco rispettoso dei cittadini». G. R.