Bertagni amplia la fabbrica di tortellini ex-Paf di Avio: 11 milioni di investimento, 165 dipendenti
L’annuncio: acquisiti altri due immobili contigui (le ex Le Cont e Ginos), che permetteranno di realizzare il polo logistico: 8 linee produttive che lavorano a ciclo continuo, 3500 quintali di pasta a settimana
ESPORTAZIONI Nel 2023 record per il Trentino, raggiunti i 5,3 miliardi
AVIO. Sei anni fa l’arrivo in Trentino di Bertagni 1882, con la riapertura dello storico pastificio PAF di Borghetto d’Avio. Quindi il progressivo potenziamento dello stabilimento produttivo, con l’aggiunta di nuove linee e l’assunzione di altri lavoratori. Ora la firma con Trentino Sviluppo di un’importante operazione immobiliare di ampliamento, che porterà lo stabilimento di Borghetto a diventare il principale sito produttivo dell’azienda. Nello specifico Bertagni 1882 acquista da Trentino Sviluppo due fabbricati adiacenti all’attuale stabilimento, dove creare un polo logistico ed ampliare l’area produttiva, riducendo sensibilmente costi ed impatto ambientale della movimentazione di merci.
L’intesa è stata presentata oggi, giovedì 14 marzo, dall’assessore provinciale allo Sviluppo economico, lavoro, ricerca e università Achille Spinelli, dal presidente di Trentino Sviluppo, Sergio Anzelini, e dal presidente dell’azienda, Antonio Marchetti. Bertagni investirà 11 milioni di euro nel prossimo biennio, in aggiunta ai 40 milioni investiti negli ultimi anni, e darà lavoro a regime a 165 dipendenti.
Con un fatturato consolidato di 168 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto al 2022, Bertagni 1882 – azienda controllata dal gruppo spagnolo Ebro, multinazionale leader di mercato nell’ambito del riso e della pasta fresca e secca – è il secondo produttore di pasta fresca in Italia.
Giunto a Borghetto di Avio nel 2017, dove ha rilevato l’ex Malgara Chiari e Forti dopo il fallimento, l’azienda con sede ad Arcugnano (Vicenza), in questi anni ha già investito oltre 40 milioni di euro in Trentino. Ad Avio si contano 8 linee produttive che lavorano a ciclo continuo, giorno e notte, per un totale di 3.500 quintali di pasta ripiena prodotti ogni settimana. Con l’intesa siglata oggi Trentino Sviluppo si impegna a cedere a Bertagni due fabbricati produttivi adiacenti allo stabilimento principale, ovvero l’immobile ex “Le Cont” e l’immobile ex “Ginos”. L’intera area industriale che insiste sul sito produttivo al confine tra le province di Trento e Verona, lungo la Statale 12, per un totale di 18.000 metri quadrati, è quindi ora di proprietà e in piena disponibilità di Bertagni 1882.
L’intesa presentata oggi prevede un ulteriore investimento privato da parte di Bertagni 1882 sullo stabilimento di Avio pari a 11 milioni di euro per il biennio 2024-2025. Nello specifico verranno congiunti il fabbricato produttivo con il fabbricato ex “Le Cont” creando un’area di stoccaggio e una nuova cucina di preparazione dei ripieni che consentirà nel 2025 di installare due nuove linee produttive. Verrà inoltre costruita una briglia per riparare l’intera area dal rischio di dissesto idrogeologico ed un nuovo depuratore e verrà potenziata la capacità frigorifera attraverso l’installazione di una nuova centrale frigo.
Oltre a concentrare maggiore produzione nello stabilimento di Borghetto, l’operazione consentirà un sensibile risparmio in termini di movimentazione merci, internalizzando parte della logistica ad oggi gestita all’esterno. A regime la fabbrica sarà dotata di 10 linee produttive: 7 per la produzione di pasta ripiena convenzionale (sia tortellini che ravioli), 2 per la produzione di pasta vegana e 1 per la produzione di pasta liscia.
L’impresa si impegna a raggiungere e a mantenere presso la sede trentina un livello di occupazione pari a 165 dipendenti per i prossimi dieci anni.
«Siamo felici dell’accordo siglato con Trentino Sviluppo - ha dichiarato Antonio Marchetti, presidente di Bertagni 1882 - che rafforza un rapporto di collaborazione che dura ormai da diversi anni e che ha permesso di raggiungere traguardi significativi per Bertagni e per l’economia trentina. Puntiamo ad andare avanti in questa direzione con un ampliamento logistico e produttivo che ci aiuterà ad essere più competitivi nel mercato e ad assecondare la richiesta crescente dei nostri prodotti».
Soddisfatto l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli, che commenta: «L’accordo sottoscritto oggi conferma il grande potenziale del Trentino nel settore dell’agrifood e l’efficienza degli incentivi mirati e degli investimenti pubblici ben ponderati, destinati alle imprese innovative e manifatturiere. L’auspicio e l’obiettivo è quello di creare una filiera locale forte e di qualità, da cui possano beneficiare anche l’indotto e l’occupazione e di adottare questo modello anche nell’attrazione di imprese in altri comparti industriali».