Vallagarina / Il caso

Mori, scarafaggi diffusi in tutta la borgata: disinfestazione strada per strada

Il sindaco Barozzi: «Comune, provvederemo alla disinfestazione sulle strade, nei luoghi pubblici ma è chiaro che i privati dovranno fare la loro parte. L'operazione costa, certo, ma non così tanto ed è doveroso farla»

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MORI. La borgata è invasa dagli scarafaggi. Detta così suona come un allarme da piaghe bibliche ma, anche se non è ancora un'emergenza, il sindaco Stefano Barozzi, la prossima settimana, emetterà un'ordinanza di disinfestazione. Tradotto vuol dire che, un tassello alla volta, si chiuderanno le vie di Mori per liberarle dai fastidiosi insetti. E pensare che le proteste, almeno a livello cittadino, sono partite dalle case Itea di via Giovanni XXIII, precisamente dal civico 18. E le lagnanze, si badi bene, non risalgono certo ad oggi ma sono datate.

A confermarlo è Rosella Trentini, una residente, che ricorda come aveva già inviato una lettera, «firmata da tutti i condomini», all'Istituto di edilizia pubblica. «L'abbiamo spedita addirittura il 10 agosto 2021 ma l'Itea non ci ha mai risposto. Abbiamo anche invitato il sindaco ad un sopralluogo che, in effetti, ha eseguito. Il problema è che io e altri vicini di casa siamo costretti a vivere tra gli scarafaggi e non certo per colpa nostra. Di giorno metto il veleno ma quando mi alzo la notte per andare in bagno mi capita sempre di vederne uno o due. É assurdo, eppure l'affitto lo pago regolarmente».

Per gli abitanti di via Giovanni XXIII il problema sarebbe un vecchio scantinato in disuso sotto il circolo pensionati. «Una volta c'era un locale da ballo ma sono anni che è chiuso. Non ci sono finestre e tra umidità e roba andata a male secondo noi arrivano da lì. Anche quello è di proprietà Itea».

Il sindaco Barozzi, però, contesta questa versione. «Non c'entra niente quel locale, gli scarafaggi non arrivano da lì ma da fuori. Ed è un problema che riguarda tutta Mori. Per questo dobbiamo intervenire. Noi, come Comune, provvederemo alla disinfestazione sulle strade, nei luoghi pubblici ma è chiaro che i privati dovranno fare la loro parte. L'operazione costa, certo, ma non così tanto ed è doveroso farla».

Insomma, gli scarafaggi sono diventati una presenza scomoda e sgradita da sfrattare con una certa urgenza. Chiaro che, nel caso dell'Itea, dovrà provvedere l'ente di via Guardini. In questo caso, però, per Barozzi la colpa è, diciamo così, dei gatti.

«Che in giro ci siano scarafaggi è noto. In quel condominio, che conoscono molto bene, secondo me è il cibo per i gatti randagi che viene messo nel cortile per sfamarli. Con il caldo la pappa umida si secca ma, al di là di tutto, è un'esca incredibile per gli scarafaggi, è una calamita. Per questo invito i cittadini a non lasciare cibo in giro e, in genere, a tenere pulito». Case popolari a parte, quello che conta, a livello di comunità, è che sta per partire una megapulizia della borgata.

«Sono anni che col caldo arrivano. Come detto, la prossima settimana ci sarà l'ordinanza e inizieremo da via Viesi per poi estendere la disinfestazione alle altre zone. Perché non è un problema localizzato ma generalizzato».

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